Il tema del lavoro vede “al centro i giovani che non trovano lavoro e pagano alla crisi un prezzo insostenibile e rischiano di subire, con l’esclusione di oggi anche un’ipoteca negativa sulla loro condizione di domani”.
Il presidente rivolge “un saluto cordiale ai lavoratori che sono riuniti a Genova nella tradizionale manifestazione di Cgil, Cisl e Uil”, “un saluto e un augurio a tutte le organizzazioni sindacali”, e ancora “un augurio pieno di affetto alle migliaia di giovani che si troveranno festosamente insieme in piazza San Giovanni per il concertone tradizionale”. E’ a loro che Sergio Mattarella, chiudendo il suo discorso al Quirinale per la cerimonia legata alla Festa del Lavoro, affida il senso della giornata: “Impegno, creatività, talento, voglia di stare insieme e di migliorare la società. Abbiamo bisogno della carica di speranza dei giovani – ricorda il Presidente della Repubblica – e la festa del Lavoro vuole essere, appunto, questo: la festa del futuro”.
Mattarella ha rivolto “un pensiero commosso”, nel corso del suo intervento per la cerimonia al Quirinale in occasione della festa del Lavoro, anche a Valeria Solesin e Giulio Regeni “due giovani ricercatori” perché “le mani assassine che li hanno portati via agli affetti delle loro famiglie e dei loro amici sono diverse ma li voglio accomunare perche’ amavano cio’ che stavano facendo e pensavano che la serieta’ dello studio avrebbe aperto per loro e per altri la strada per un lavoro utile alla societa'”. (AGI)