Comunità Italiana

2017, fuga da Ischia. Dopo il terremoto i turisti (italiani) stanno lasciando l’isola

 

La grande paura dopo il terremoto di lunedì sembra passata (malgrado una nuova piccolissima scossa stamattina) ma ora Ischia deve affrontare una nuova emergenza. Non meno seria: il crollo del turismo in un mese che di solito vale quanto un anno intero.

La paura ha fatto fuggire dall’isola circa 8.000 persone (come riporta Paolo Chiariello di SkayTg24) mentre Confesercenti parla di circa 5.000 disdette da parte di turisti in sole 24 ore. Numeri apocalittici per il turismo e l’economia locale.

Appello Confesercenti: turisti non lascino l’isola

A Ischia, isola che vive di turismo, oltre al terremoto e a un suo non escludibile ritorno di assestamento fa paura anche la fuga dei turisti. Il sindacato italiano Balneari insieme a Confesercenti isolana invita i turisti a non lasciare Ischia sottolineando come l’evento sismico che ha colpito lunedì sera la zona montana del comune di Casamicciola Terme a Ischia, è stato appena percepito nel resto dell’isola, e tranne che lì, a Forio e a Lacco Ameno, non ha lasciato tracce.

Ma tra partenze e disdette si contano già migliaia di rinunce in un periodo – ultime settimane di agosto e prime due di settembre – in qui la stagione turistica è alta e generalmente a pieno regime.

Circa 5.000 disdette in 24 ore

Confesercenti lancia l’allarme: l’85-90% degli alberghi di Ischia è agibile ma i turisti rinunciano alla vacanza per timore di nuove scosse. Dopo 24 ore dal sisma – ha riferito la confederazione – si contavano 4.869 disdette, per un mancato incasso di circa 2 milioni di euro. A questa cifra andrebbero poi sommati i danni economici arrecati a stabilimenti balneari, bar, ristoranti e altri servizi. Non chiaro ancora il numero dei turisti che hanno lasciato l’isola, perché la situazione è confusa ed è difficile quantificare quante persone hanno solo cambiato comune o alloggio.

Dopo i danni e i morti, dunque, la prospettiva di una beffa economica contribuisce a drammatizzare il clima di queste ore. Secondo il Mattino di Napoli a scappare dall’isola sarebbero soprattutto turisti napoletani, non stranieri.

“Gli stabilimenti balneari, il ricettivo alberghiero, i parchi termali, la ristorazione e tutti gli altri servizi della filiera sono indenni e perfettamente operativi senza alcun danno ricevuto, così come la viabilità, i trasporti pubblici/privati e i collegamenti marittimi con la terra ferma – si legge nella nota Sib – tutto il personale e gli addetti ai lavori delle imprese balneari e dell’ospitalità garantiscono i servizi turistici ai clienti e agli ospiti, rimanendo a disposizione per qualsiasi necessità”. La speranza di esercenti e operatori turistici è che la scossa della notte scorsa (che in alcune parti dell’isola non è stata sentita, se non lievemente) non scoraggi almeno chi è già a Ischia per le vacanze.

I numeri del terremoto del 21 agosto

Dopo la grande paura, ora Ischia torna lentamente alla normalità. O quasi. Il bilancio del terremoto di magnitudo 4,0 che ha trasformato una tranquilla serata estiva in incubo per le 250.000 persone che si trovano a Ischia, invasa dai turisti come ogni agosto è definitivo: due donne morte, 39 feriti di cui uno molto grave (di cui 16 ricoverati). La scossa, registrata a una profondità di appena cinque chilometri e a mille metri da Punta Imperatore, nel sud-est dell’isola del Golfo di Napoli, ha causato il crollo di 7 palazzi a Casamicciola, mentre tettoie e crolli di parti di abitazioni sono stati registrati anche in altri comuni dell’isola, come Forio e Lacco Ameno.

Il bilancio dopo il sisma

Il terremoto: la scossa di magnitudo 4.0 è avvenuta al largo di Casamicciola a 5km di profondità alle ore 20.57 di lunedì 22 agosto. Crolli a Casamicciola, Forio e Lacco Ameno.
Le vittime: 2 donne morte e 16 feriti di uno molto grave.
I crolli: vengono giù sette palazzi di Casamicciola. Danni anche a Forio e Lacco Ameno. Danneggiato ospedale Rizzoli (in un primo momento evacuato per la presenza di numerose crepe nel palazzo)
Sfollati: circa 2600 persone costrette a lasciare le proprie case, 2000 a Casamicciola e 600 a Lacco Ameno.
Turisti in fuga: nella notte tra lunedì e martedì, grazie a tre corse appositamente organizzate sotto il coordinamento del Comando generale delle Capitanerie di Porto, hanno lasciato l’isola 1.051 persone e fin dal mattino si sono create lunghe code agli imbarchi. Circa 5.000 disdette negli alberghi.
Lorenzin: a Ischia non c’è alcuna emergenza sanitaria dopo il terremoto, né sul piano dell’approvvigionamento idrico e alimentare, né sul ciclo dei rifiuti. Lo sottolinea il ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

Miracolo a Ischia, tre bimbi estratti vivi

Tutti salvi i tre bambini rimasti sepolti dalle macerie dopo il crollo delle loro case a Casamicciola. Alle 4 del mattino di martedì, racconta Repubblica, i vigili del fuoco hanno estratto vivo Pasqualino, sette mesi, rimasto per sette ore sotto le macerie. Il suo vagito ha guidato i soccorritori, restituendo un soffio di speranza dopo tanta morte.

Più tardi è stato salvato Mattias, di sette anni e poi anche il fratello più grande, l’11enne Ciro che ha avuto la freddezza di spingere Mattias sotto il letto e poi di guidare i soccorritori, malgrado le oltre 12 ore di calvariio. (agi)