Le autorita’ egiziane hanno confermato quattro giorni di custodia cautelare neiconfronti di Ahmed Abdallah, presidente del consigliod’amministrazione della Commissione egiziana per i diritti ele liberta’ (Ecrf), ong che sta offrendo attivita’ diconsulenza ai legali della famiglia di Giulio Regeni. Lohanno riferito fonti della procura generale egiziana alquotidiano indipendente locale “Al Masry al Youm”. “Abdullahe’ stato arrestato per aver protestato senza permesso. Laquestione non ha nulla a che vedere con la famiglia Regeni”,ha aggiunto la fonte. Il consulente della famiglia delricercatore italiano ucciso al Cairo, tuttavia, e’ accusatodi una lunga lista di reati tra cui istigazione allaviolenza per rovesciare governo e Costituzione; attacchicontro polizia con intenti terroristici; adesione a gruppoterroristico; promozione di attentati terroristici e dicrimini su Internet: tutte accuse contenute nella nuovalegge anti-terrorismo e che potrebbero costringere Abdallahin prigione per anni in attesa di una sentenza. La leggeprevede inoltre la pena capitale per chi e’ accusato diessere un leader di un gruppo terroristico o per gliesecutori materiali di attacchi mortali. Tuttavia il leaderspirituale dei Fratelli Musulmani Mohammed Badie e’ statocondannato a morte per promozione e incitamento alterrorismo.
Ieri famiglia Regeni si e’ detta “angosciata” per l’arresto in Egitto “del dottor Ahmed Abdallah, ong che sta offrendo attivita’ di consulenza per i nostri legali”. Attraverso un comunicato stampa la famiglia ha espresso “preoccupazione per la recente ondata di arresti in Egitto ai danni di attivisti per i diritti umani, avvocati e giornalisti anche direttamente coinvolti nella ricerca della verita’ circa il sequestro, le torture e l’uccisione di Giulio”. Secondo quanto riferito dal sito internet egiziano “Aswat Masriya”, Abdallah e’ stato arrestato lunedi’ mattina nella sua casa a Heliopolis, nell’area metropolitana del Cairo, nell’ambito del giro di vite della sicurezza egiziana in vista della protesta contro la “svendita” delle isole del Mar Rosso Tiran e Sanafir all’Arabia Saudita, tenuta lo scorso 25 aprile in occasione dell’anniversario della liberazione del Sinai dalle forze militari israeliane nel 1982. L’organizzazione non governativa britannica Amnesty International ha confermato che “Abdallah e’ stato prelevato nella sua abitazione nella notte tra il 24 e il 25 aprile dalle Forze speciali”. Allo stato attuale, tuttavia, non e’ chiaro se sia stato istituito un processo nei confronti dell’attivista egiziano. (AGI)