{mosimage}L'Eliseo e il Cremlino smentiscono la partecipazione alle celebrazioni per il 40° anniversario della rivoluzione
PREPARATIVI – Tripoli è in fermento: le celebrazioni cominciano il 30 agosto quando, con l'arrivo di Berlusconi, si celebra la prima giornata dell'amicizia italo-libica, a un anno esatto dalla firma a Bengasi del Trattato di amicizia, cooperazione e partenariato fra i due Paesi. Il 31 agosto sarà dedicato al prossimo summit dell'Unione Africana, di cui è presidente di turno lo stesso Gheddafi e al quale parteciperanno molti capi di Stato africani e alcuni rappresentanti della Lega Araba. Il 1° settembre sarà celebrato l'anniversario della rivoluzione ed è prevista l'esibizione delle Frecce Tricolori, cosa che sta suscitando non poche polemiche, soprattutto da parte dei radicali e dell'Italia dei valori. L'Udc ha organizzato per domenica una protesta sulla pista della base di Rivolto (Udine), sede delle Frecce Tricolori, in quanto contrario alla manifestazione «in un Paese dove vengono calpestati i diritti civili». Gheddafi dovrebbe tenere un discorso nella piazza Verde, davanti al castello di Tripoli. I giornalisti invitati dal governo libico per dare copertura mediatica agli eventi sono 170 e 20 saranno gli inviati della nuova televisione del figlio del leader, Saif al Islam, Matawassit ('Mediterraneo' in arabo), che trasmetterà l'intera celebrazione.
BERLUSCONI SOLO IL 30 AGOSTO – Ambienti di palazzo Chigi precisano che Berlusconi sarà a Tripoli il 30 agosto. Il 1° settembre il presidente del Consiglio sarà a Danzica per il 70° anniversario dell'inizio della seconda guerra mondiale. Alfredo Mantica, sottosegretario agli Esteri: «Le polemiche sulla presenza il 1° settembre di Berlusconi a Tripoli ai festeggiamenti per la rivoluzione libica sono quindi inutili. Berlusconi sarà ospite di Gheddafi il 30 agosto per il primo anniversario del nuovo trattato tra Italia e Libia. È cosa ben diversa dal 40° anniversario della rivoluzione di Gheddafi del 1° settembre. In quel giorno ci saranno solo le Frecce Tricolori e non Berlusconi».
Fonte: www.corriere.it