«Il suo diritto di governare non può fare venir meno il dovere di rispettare la Consulta e il Capo dello Stato»
MANCINO: «DA BERLUSCONI ROZZEZZA SENZA LIMITI» – «La rozzezza delle accuse stavolta non ha proprio avuto un limite». Lo ha detto il vice presidente del Csm Nicola Mancino a proposito dell'attacco rivolto da Silvio Berlusconi al Presidente della Repubblica dopo la sentenza sul "lodo Alfano". «Non credo che tra le funzioni del Capo dello Stato – aggiunge Mancino – ci sia quella di persuadere i giudici costituzionali, anche per rispetto della loro autorevolezza scientifica». I giudici della Corte Costituzionale sono di sinistra? «Che devono essere di destra, o celestiali?» ha poi detto Mancino commentando le dichiarazioni del premier Silvio Berlusconi che, dopo la sentenza della Consulta sul Lodo Alfano li ha definiti giudici di sinistra. Mancino ha sottolineato come la Corte «svolge il suo ruolo, i giudici hanno le loro convinzioni, e dire che giudicano politicizzando le questioni in loro esame mi sembra il solito ritornello». «Gli effetti di questa sentenza non sono riproducibili sul terreno politico – ha poi aggiunto il vicepresidente del Csm. C'è una maggioranza espressa dal corpo elettorale, che va avanti con le proposte contenute nel suo programma».
CALDEROLI – Da segnalare anche l'intervento del ministro per la Semplificazione amministrativa Roberto Calderoli (Lega Nord) che rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se fosse «dalla parte di Napolitano o di Berlusconi» dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio a seguito della bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta sottolineava: «Non sto dalla parte di nessuno. La Costituzione dice che tutti sono uguali davanti alla legge ma io chiedo che le leggi siano uguali per tutti». «Se vedo una persona presa in giro, devo dire che è il presidente della Repubblica, anzi diciamo che è "fifty – fifty"».
Fonte: www.corriere.it