La XV edizione delle Paralimpiadi che si apre domani a Rio de Janeiro con la cerimonia inaugurale al Maracanà è la più universale di sempre con 4.350 atleti provenienti da 175 Paesi (a Londra erano 4.237 e di 164 Paesi). In palio ci sono le medaglie per 528 prove in 23 sport e per 11 giorni la metropoli brasiliana sarà terreno di gara per atleti con disabilità negli stessi impianti dei Giochi estivi terminati a metà agosto.
Assente la Russia, esclusa per lo scandalo doping, l’Italia, schiera 101 atleti e avrà per portabandiera la sprinter bergamasca Martina Caironi medaglia d’oro a Londra sui 100 metri e pronta a misurarsi nel salto in lungo. Siamo presenti con 21 atleti per il nuoto, 13 per l’atletica, 13 per il ciclismo, 9 per il tiro con l’arco, 8 per la scherma, 7 per il tennistavolo, 6 per la vela, 6 per il canottaggio, 4 per l’equitazione, 3 per il tiro a segno, 3 per il triathlon, 3 per il tennis, 3 per la canoa e 2 per il sollevamento pesi.
“Vorrei confermare quantomeno lo stato di salute di Londra”, è la speranza del presidente del Comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli, “e, consentitemi una battuta, magari vincere una medaglia in più dei colleghi olimpici”. Quindi più di quelle 28 che furono anche il bottino paralimpico azzurro a Londra 2012.
L’atleta azzurro più noto è Alex Zanardi, che punta a tre medaglie nell’handbike ma ci sono tante storie belle e affascinanti, come quella dell’ex bersagliera Monica Contrafatto ferita in Afghanistan che correrà i 100 metri piani. (AGI)