Carlo Azeglio Ciampi è morto a Roma a 95 anni. Presidente della Repubblica dal 1999 al 2006, presidente del Consiglio e governatore della Banca d’Italia, è stato uno dei protagonisti del secondo dopoguerra e della Seconda Repubblica. Amava definirsi “un italiano normale” ed era una sorta di Cincinnato, chiamato a più riprese a occuparsi della cosa pubblica. Era malato dal 2014 e dalla natia Livorno, cui era legatissimo e dove aveva deciso di trascorrere gli ultimi anni, era stato trasferito nella clinica Pio XI, dove si è spento per le complicazioni di una peritonite. Nel ricordo del mondo politico, però, il rammarico non è unanime. “Uno dei traditori del’Italia” lo ha definito il leader della Lega, Matteo Salvini, “come Napolitano, Prodi e Monti”. (AGI)