E' il quarto caso dall'inizio del 2010
VERONA – Era accusato di omicidio premeditato Giacomo Attolini, 48 anni, il pizzaiolo di origini siciliane, ma residente a Villafranca di Verona, che questa notte si e' impiccato alle sbarre dell'infermeria nel carcere di Montorio (Verona). Attolini era in carcere dal 29 marzo scorso dopo avere sparato e ucciso a Mozzecane (Verona) Andrea Sutik, 25 anni, romena, e ferito il marito Tiberio, 23.
L'uomo era stato denunciato dieci giorni prima per violenza sessuale ai carabinieri dalla giovane donna, che aveva lavorato nella sua pizzeria a Villafranca. La donna aveva raccontato ai carabinieri che Attolini l'aveva trascinata in una stanza della sua pizzeria, scaraventandola su un letto e cercando di violentarla. ''Piuttosto che restare sette anni in galera per la denuncia che avete fatto vi ammazzo, faccio la galera per qualcosa'', aveva detto il pizzaiolo prima di sparare ai due davanti al figlio di 5 anni della coppia, residente a Roverbella (Mantova).
L'incontro era stato chiesto dallo stesso pizzaiolo – che sosteneva di essere stato vittima di una estorsione – per trovare un accordo. La donna, colpita alla testa, era morta dopo due giorni di agonia, mentre il marito, ferito all'addome, era stato dimesso dopo pochi giorni di degenza in ospedale. Nella perizia depositata in Tribunale lo scorso novembre lo psichiatra incaricato dal Gip lo aveva ritenuto in pieno possesso delle facolta' mentali: uno ''stato emotivo-passionale'' avrebbe dato origine al gesto omicida.
In otto giorni, dunque, sono già quattro i detenuti che hanno deciso di farla finita: il 2 gennaio, ad Altamura (Bari) si è ucciso Pierpaolo Ciullo, 39 anni: tre giorni dopo si è impiccato nel carcere Buoncammino di Cagliari, Celeste Frau, 62 anni; ieri sera, nel supercarcere di Sulmona è stato trovato senza vita Amato Tammaro, 28 anni, di ritorno in cella dopo un permesso premio; sempre ieri sera, infine, il suicidio a Verona di Attolini.
Ansa