BIANUAL

BIANUAL

A partir de
Por R$ 299,00

ASSINAR
ANUAL

ANUAL

A partir de
Por R$ 178,00

ASSINAR
ANUAL ONLINE

ANUAL ONLINE

A partir de
Por R$ 99,00

ASSINAR


Mosaico Italiano é o melhor caderno de literatura italiana, realizado com a participação dos maiores nomes da linguística italiana e a colaboração de universidades brasileiras e italianas.


DOWNLOAD MOSAICO
Vozes: Cinco <br>Décadas de Poesia Italiana

Vozes: Cinco
Décadas de Poesia Italiana

Por R$ 299,00

COMPRAR
Administração Financeira para Executivos

Administração Financeira para Executivos

Por R$ 39,00

COMPRAR
Grico Guia de Restaurantes Italianos

Grico Guia de Restaurantes Italianos

Por R$ 40,00

COMPRAR

Baixe nosso aplicativo nas lojas oficiais:

Home > L’appello del presidente Napolitano: «No a riforme a colpi di maggioranza»

L’appello del presidente Napolitano: «No a riforme a colpi di maggioranza»

15 de janeiro de 2010 - Por Comunità Italiana

{mosimage}«Assoluta necessità di lavorare e di riformare in un'ottica di lungo periodo e non su impostazioni contingenti»

 

BARI – «No a riforme a colpi di maggioranza». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha lanciato la sua «raccomandazione» al mondo politico dal teatro Petruzzelli di Bari, dove venerdì mattina partecipa alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico e alla intestazione dell'ateneo barese ad Aldo Moro.

LUNGO PERIODO – «Faccio appello alla consapevolezza che non dovrebbe ormai mancare tra le forze politiche e sociali della assoluta necessità di lavorare e di riformare, anche per l'Università, in un'ottica di lungo periodo e non sulla base di impostazioni contingenti, asfittiche, di corto respiro, cui corrispondano conflittualità deleterie» ha affermato il presidente della Repubblica. Al suo arrivo Napolitano è stato accolto dal rettore dell'Ateneo barese, Corrado Petrocelli. Alla cerimonia partecipano anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, e il sottosegretario all'Università, Giuseppe Pizza.

ALDO MORO – Aldo Moro lascia una «preziosa eredità di pensiero e morale» nonchè «l'esempio della fedeltà all'insegnamento e con esso del rapporto con i giovani, di una piena comunione con gli studenti». Il Capo dello Stato ricorda lo statista nel corso del suo intervento per auspicare riforme condivise, lungimiranti, che non portino a nuove conflittualità. Lo fa rievocando «la splendida stagione per il nostro paese» che fu l'assemblea Costituente. Tempi in cui «una generazione giovane, ricca di interessi culturali e di idealità, faceva irruzione nella politica, prendeva posto nel Parlamento che rinasceva per stendere la Carta dei principi e delle regole della Repubblica italiana». Agnese Moro, che con il fratello Giovanni ha partecipato alla cerimonia ha ricevuto la stretta di mano del presidente: «Mio padre fece il suo dovere fino in fondo, con impegno, speranza, calore, umiltà e dedizione. Oggi l'Università di Bari intitolando a lui l'ateneo assume la responsabilità di coinvolgere i giovani, quelli che lui chiamava «il meglio di noi», nei suoi impegni e speranze. Oggi è davvero una lieta giornata».

L'UNIVERSITA' – Il Teatro Petruzzelli di Bari, l'università del capoluogo pugliese, dedica in pompa magna se stessa al grande statista ucciso dalle brigate rosse. Da venerdì l'ateneo ne porterà il nome, e Giorgio Napolitano benedice la scelta, dedicando un pensiero al «quartetto dei professorini democristiani di forte impronta cattolica e di moderna cultura giuridica» che 50 e più anni fa scrivevano una pagina nella storia nazionale. Erano anni in cui Moro, insieme a Fanfani, La Pira, e Dossetti pensavano le regole che sarebbero valse per molto tempo. Tra loro Moro scriveva e sanciva una «idea di fondo». Questa: «i principi dominanti della nostra civiltà e gli indirizzi supremi della nostra futura legislazione vanno sanciti in norme costituzionali per sottrarle all'effimero gioco di semplici maggioranze parlamentari». «Faccio appello alla consapevolezza che non dovrebbe mai mancare tra le forze politiche e sociali della assoluta necessità di lavorare e di riformare, in un'ottica di lungo periodo e non sulla base di impostazioni contingenti, asettiche, di corto respiro cui corrispondano conflittualità deleterie», dice il capo dello stato. Il riferimento diretto è alla richiesta appena avanzata dal rettore dell'università di Bari, Petrocelli di una riforma universitaria che sappia bloccare la fuga dei cervelli. Ma in questa risposta Napolitano inserisce un «anche» che dà il senso politico dell'intervento. Infatti spiega che la necessità di riforme di lungo periodo e condivise vale «anche per l'università», e così facendo allarga il discorso a temi di portata ancora più ampia.
 
Fonte: www.corriere.it 

 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.