{mosimage}Il pm Di Maio indaga su altri 20 episodi
Tra le carte del pm Di Maio ne compaiono almeno un'altra ventina, per pagamenti di decine di migliaia di euro. Uno riguarderebbe un importante uomo politico la cui fotografia paparazzata, più sconveniente che imbarazzante, sarebbe stata acquistata per evitare che finendo sui giornali facesse una pubblicità negativa. Ci sarebbe anche una persona molto vicina a un altro uomo politico e poi vari personaggi dello spettacolo. Accanto a veri e propri ricatti fatti attraverso minacce più o meno esplicite, si fanno luce episodi di malcostume professionale, legati al fatto che le immagini invece di seguire il percorso fotografo-agenzia-giornale di gossip, e lì fermarsi, talvolta sono finite ai soggetti ritratti dopo che questi avevano tirato fuori i soldi. Di Maio ha indagato quattro persone per estorsione. Sono i fotografi Max Scarfone, balzato alle cronache per il caso Marrazzo, e Maurizio Sorge e Carmen Masi, titolare della Photo Masi, agenzia che trattò il filmato sul governatore del Lazio.