Maria Giulia ‘Fatima’ Sergio, la prima foreign fighters italiana, è stata condannata a 9 anni di carcere dalla Corte d’Assise di Milano. Non si sa se sia ancora in Siria, non si sa neppure se sia viva, ma chi è questa 29enne che partendo da Torre del Greco e passando per Inzago ha scelto di combattere al fianco dell’Isis? Con RaiNews24 abbiamo ricostruito la vicenda.
I protagonisti
Maria Giulia Sergio, alias Fatima Az Zahra
Sergio Sergio, padre di Fatima
Assunta Bonfiglio, madre di Fatima
Aldo Kobuzi, marito di Fatima
Serjola Kobuzi, figlia di Aldo,
Donica Coku, madre di Aldo
Haik Bushra, cittadina canadese, reclutatrice dell’Isis
Un’infanzia difficile
Maria Giulia, che oggi ha scelto il nome di Fatima Az Zahra, ha vissuto a Torre del Greco, in Campania, prima di fuggire dai problemi economici e trasferirsi con i genitori a Inzago, in provincia di Milano. Dopo aver frequentato la chiesa del piccolo comune lombardo per qualche anno, la sorella di Fatima, Marianna, ha sposato un ragazzo egiziano e si è convertita all’Islam. Anche Maria Giulia si è sposata nel 2009 con un marocchino, pizzaiolo ad Inzago, che però era troppo moderato, tanto da spingere Fatima a separarsi e unirsi in seconde nozze con un albanese, Aldo Kobuzi.
Il matrimonio e il viaggio in Siria
A combinare le nozze – celebrate con rito musulmano il 17 settembre 2014 nella moschea di Treviglio – è stata una donna canadese, reclutatrice dell’Isis. Il giorno successivo i due sposi sono partiti per Scansano (Grosseto) dove Kobuzi ha dei parenti. Il tempo di organizzare alcuni dettagli per il viaggio e il 21 settembre sono partiti dall’aeroporto di Fiumicino per Istanbul, in Turchia. Il giorno dopo hanno preso un volo interno che li ha portati a Gaziantep, da dove hanno raggiunto il confine con la Siria e da lì una zona sotto il controllo dell’Isis, dove hanno iniziato a operare e ad addestrarsi
Il lavaggio del cervello alla famiglia
Una volta arrivata in Siria, Fatima ha iniziato un vero e proprio ‘lavaggio del cervello’ a genitori e parenti tanto che la famiglia si era convinta a partire per raggiungere Fatima: il padre si è licenziato, ha riscosso la liquidazione, venduto i mobili su Internet, comperato le valigie “non troppo grandi” come consigliato dalla figlia, e avviato le pratiche per il passaporto.
La caccia
Maria Giulia era tenuta d’occhio dalle forze dell’ordine almeno dal 2010, cioè da quando sul suo account Facebook, registrata con il nuovo nome di Fatima Az Zahra, scriveva messaggi che auguravano la vittoria dell’Islam sui miscredenti. Subito dopo la strage nella redazione del settimanale satirico francese Charlie Hebdo era stato intercettato un sms della ragazza che esultava per l’attentato.
Com’è andata a finire
Aldo Kobuzi, latitante. condannato a dieci anni
Bushra Haik, latitante, condannata a nove anni
Donica Coku, latitante, condannata a otto anni
Seriola Kobuzi,latitante, condannata a otto anni
Sergio Sergio, condannato a 4 anni.
Assunta Bonfiglio, deceduta.
(AGI)