Temperature in picchiata, venti e temporali. Fiocchi a Milano. Rischio neve a Roma
{mosimage}MILANO – Freddo e nevicate fino a bassa quota. Una nuova ondata di maltempo, provocata in gran parte dal nucleo di aria molto fredda di origine artica, si è abbattuta sull'intera Penisola. La Protezione civile, del resto, lo aveva preannunciato: almeno fino a venerdì sono previsti venti forti, piogge, nevicate fino a quote basse e temperature in diminuzione (di circa 5 gradi).
LA SITUAZIONE REGIONE PER REGIONE – Il maltempo non dà tregua in Friuli Venezia Giulia: bora a Trieste (130 km/h) e bufere di neve in Carnia e nel Tarvisiano. Neve e disagi anche in Sardegna: nel Nuorese la temperatura è scesa due gradi sotto zero. Dalle prime ore della giornata sono in atto precipitazioni nevose anche su Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Veneto fino a quote di pianura e nevica anche a quote superiori nel resto dell’Italia centro meridionale. Sono molte le autostrade interessate, ma al momento – spiega il Centro di coordinamento nazionale viabilità – il manto si mantiene pulito e non si registrano problemi di circolazione. Dal tardo pomeriggio la quota neve tenderà a scendere al livello del mare sull’Italia Centrale, Toscana, Umbria, Marche e Lazio mentre al Sud questo avverrà tra la serata di giovedì e la giornata di venerdì. La pioggia battente che nelle ultime ore è tornata a cadere incessantemente sulla Calabria ha creato disagi alla circolazione stradale per frane e smottamenti soprattutto nel Catanzarese e nel Cosentino dove alcune arterie statali e provinciali sono state chiuse. Da mercoledì sera chiusi per il vento i collegamenti con le isole Eolie. In Sicilia infatti è proprio il forte vento il problema maggiore.
TORINO E MILANO – Dall'alba nevica su quasi tutto il Piemonte. A Torino si sono già posati alcuni centimetri, specie in collina, ma la circolazione stradale è fluida. È prevista un'interruzione a metà mattina, ma una ripresa, con più forza, nel pomeriggio fino a sera. La nevicata dovrebbe terminare all'alba di venerdì. In totale dovrebbero cadere 4-5 centimetri in città, una decina in collina. Fiocchi anche a Milano, dove è scattato uno stato di preallerta a partire dalle 21 circa di mercoledì sera per una previsione di precipitazioni nevose ad intermittenza con accumuli fra i 4 e gli 8 cm. La provincia di Bergamo si è svegliata sotto una coltre bianca di neve. I fiocchi, come previsto dai meteorologi, sono iniziati a cadere nella notte e dopo un paio d'ore di tregua, intorno alle 9 ha ripreso a nevicare anche in città. Non si segnalano particolari disagi.
RISCHIO NEVE A ROMA – Le basse temperature previste nei prossimi giorni potrebbero far arrivare la neve a Roma. Il sindaco della Capitale, Gianni Alemanno, ha spiegato che la macchina comunale si sta mobilitando per la notte tra giovedì e venerdì, «per minimizzare i danni e i problemi. Ci stiamo preparando. Allo stato attuale è solo un'ipotesi. Stiamo aspettando il bollettino della Protezione civile», ha detto il sindaco.
ALLERTA METEO – Sull'Appennino meridionale, si prevedono precipitazioni nevose con quantitativi da deboli a moderati e solo localmente elevati, in particolare sui settori tirrenici peninsulari, con quota neve inizialmente a 800 metri e in progressivo calo fino a 200 metri. Venti molto forti dai quadranti occidentali sulle due isole maggiori e al sud con possibili mareggiate lungo le coste. La neve scenderà a quote di pianura sulle regioni settentrionali, con apporti generalmente deboli, fino a moderati su Piemonte meridionale, entroterra ligure e rilievi lombardi; al di sopra dei 200-400 metri su Toscana, Umbria, Marche e Sardegna, in calo fino a quote di pianura in serata sulla Sardegna e localmente sulla Toscana, con apporti deboli o moderati su queste ultime due regioni; al di sopra dei 500-700 metri su Lazio ed Abruzzo, in calo fino ai 200-400 metri in serata, con apporti deboli; al di sopra degli 800-1000 metri su Molise, Campania, Basilicata e Calabria, in calo fino ai 400-600 metri in serata, con apporti moderati o a tratti elevati sui settori tirrenici, deboli altrove; al di sopra degli 800-1000 metri sulla Sicilia, in calo fino ai 600-800 metri in serata, con apporti deboli o moderati.
Fonte: www.corriere.it