I primi sei mesi al Campidoglio di Virginia Raggi sono stati piuttosto turbolenti e non sembra tornare il sereno nemmeno con l’avvicinarsi delle feste natalizie. Dopo gli avvisi di garanzia, le dimissioni, la bocciatura del bilancio è stata la volta dell’annullamento della festa di Capodanno al Circo Massimo, seguito dal divieto dei fuochi d’artificio.
Continua così ad allungarsi la lista delle cose che non si fanno più a Roma dopo l’arrivo di Virginia Raggi:
21 settembre – Roma non si candida alle Olimpiadi 2024.
E’ secco il no di Virginia Raggi e della Giunta capitolina alla candidatura di Roma ad ospitare i Giochi del 2024. “No alle Olimpiadi del mattone, non vogliamo colate di cemento sulla città. “E’ da irresponsabili dire di sì a questa candidatura”, ha scandito il sindaco Raggi.
4 novembre – Roma Metropolitane non viene ricapitalizzata
Il secondo no di Virginia riguarda la ricapitalizzazione della società Roma Metropolitane. “Ha fallito il suo obiettivo e abbiamo deciso di non ricapitalizzarla più”. Ha spiegato la sindaca, sottolineando che i costi della partecipata avevano superato i ricavi per diversi anni, dal 2012 in poi, accumulando circa 9 milioni di perdite.
Roma Metropolitane è una società del comune di Roma, incaricata della progettazione e realizzazione di nuove linee metropolitane, nonché di ampliamento e ammodernamento delle esistenti, oltre che della realizzazione di opere connesse alla mobilità – principalmente su ferro – nel comune di Roma.
22 dicembre – Basta fuochi d’artificio durante la notte di Capodanno
Un no, netto e deciso, arriva anche per i fuochi d’artificio e i petardi a capodanno. Virginia Raggi ha firmato un’ordinanza che prescrive il divieto assoluto “dal 29 dicembre alle ore 24 al 1 gennaio 2017” di “usare materiale esplodente, fuochi artificiali, botti e razzi”.
22 dicembre – Annullato il concerto di Capodanno al Circo Massimo
Non solo il divieto dei fuochi di artificio, a Roma per il primo Capodanno a 5 stelle salta anche il tradizionale concerto del 31 dicembre in piazza. L’azienda che si era aggiudicata il bando avrebbe fatto un passo indietro per l’organizzazione dell’evento. Tra i vari commenti sui social spicca quello dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno: