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Home > La Germania frena ancora ma Atene è certa: “E’ fatta”

La Germania frena ancora ma Atene è certa: “E’ fatta”

26 de abril de 2010 - Por Comunità Italiana

Il ministro degli Esteri Westerwelle precisa che Berlino non ha ancora deciso, ma da Washington Papaconstantinou annuncia gli aiuti per i primi di maggio. Frattini ai tedeschi: "Serve un passo avanti"

LUSSEMBURGO – La Grecia deve fare "i suoi compiti a casa" prima di ricevere un aiuto finanziario. Lo dice il ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle, parlando a Lussemburgo a margine al consiglio esteri della Ue. "Dare i soldi alla Grecia troppo presto l'allontanerebbe dal dovere di fare i suoi compiti a casa con la necessaria diligenza e disciplina", afferma Westerwelle, esponente di spicco del partito liberale (Fdp), ribadendo le perplessità della Germania sul piano di sostegno ad Atene e precisando che il governo tedesco "non ha ancora preso una decisione". La posizione di Berlino è nota: nei giorni scorsi la cancelliera Angela Merkel aveva sostenuto che gli aiuti alla Grecia andrebbero dati soltanto se l'euro fosse a rischio.
 
Gli replica indirettamente da Washington il ministro delle Finanze greco, George Papaconstantinou, che ha detto che gli aiuti arriveranno in tempo per evitare il default. "La Grecia ha colloqui in corso con Unione europea e il Fmi al fine di far arrivare gli aiuti entro la scadenza del 19 maggio. Per far fronte agli eventuali ritardi è possibile l'emissione di prestiti ponte". Quanto agli speculatori che scommettono sul default, "quello che posso dire è che perderanno la camicia". Papaconstantinou ha spiegato che le trattative con il Fondo e i partner europei sono andate bene e di essere fiducioso che il paese riceverà gli aiuti a maggio.

Anche il direttore generale del Fondo, Dominique Strauss-Kahn, ha detto che i colloqui hanno subìto un'accelerazione e ha manifestato fiducia sulla determinazione della Grecia di riportare l'economia sui binari giusti.

Intanto sono sempre più forti i segnali che un prestito da 45 miliardi di euro non sarà sufficiente. Il ministro delle Finanze canadese, Jim Flaherty, ha detto che il pacchetto finirà per essere "più di quanto si è detto in precedenza", senza specificare l'ammontare in discussione. Il ministro dell'Economia francese, Christine Lagarde, ha sottolineato che l'impegno da 30 miliardi, da parte dei paesi della zona euro, erano solo per il primo anno del piano triennale e che i colloqui su quanto sarà il totale proseguono.

Sembra dunque che la posizione tedesca, che tende ancora a frenare, sia piuttosto isolata. Il ministro degli Esteri italiano Franco Frattini osserva che anche se "forse un vertice straordinario di leader Ue sarà necessario" per affrontare le perplessità espresse dalla Germania sugli aiuti europei alla Grecia, facendolo, "avremo dato ai cittadini europei l'impressione di avere troppa riluttanza".

In fondo, dice il titolare della Farnesina giunto a Lussemburgo per il Consiglio Affari Esteri, "i ministri dell'Eurogruppo si sono già riuniti". Quello che serve, ha aggiunto, è "un grande passo avanti da entrambe le parti". Per quanto riguarda la Grecia, "la tenuta del rigore annunciata e promessa deve essere confermata dai fatti. Noi abbiamo molta fiducia in Papandreu e credo vi debba essere unità nazionale dietro di lui". Ma "l'altro passo lo deve fare l'Europa".

Frattini si rende conto "che la Germania, il più grande contributore" agli aiuti per la Grecia, "ha un problema", ed "è necessario che la Grecia faccia un piano credibile". "L'Italia è stata in grado di fare una finanziaria triennale blindando i conti pubblici: perché non deve riuscirci la Grecia?", si è chiesto ancora il ministro degli Esteri.

"Dobbiamo trovare un equilibrio: da un lato non chiedere l'impossibile alla Grecia, e credo che chiedere misure a medio termine non sia chiedere l'impossibile". Quanto all'Europa, "dal nostro punto di vista non dovremmo avere dubbi: se la casa comune è in difficoltà, siccome ne facciamo parte dobbiamo salvare le mura".

Fonte: www.repubblica.it

 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.