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Home > Quarantamila “no” alla legge Ingroia: “Cancellato strumento di libertà”

Quarantamila “no” alla legge Ingroia: “Cancellato strumento di libertà”

12 de maio de 2010 - Por Comunità Italiana

Spataro: "Sono a rischio anche le indagini sul terrorismo"

ROMA – Sono ormai quarantamila le adesioni all'appello contro la legge sulle intercettazioni promosso da Stefano Rodotà e da altri giuristi. Una legge che cambia il modo di fare indagini e limita la libertà dei giornalisti e quindi dell'opinione pubblica. Ed è rivolta fra i giudici.

{mosimage}Contro la legge interviene il procuratore aggiunto di Palermo, Antonio Ingroia. "Se il ddl Alfano sulle intercettazioni fosse stato approvato in passato, oggi Riina e Provenzano sarebbero liberi" ha detto, intervenendo al convegno organizzato da Silp Cgil sulle intercettazioni. Parlando del ruolo fondamentale avuto dalle riprese visive per l'arresto dei due latitanti, Ingroia ha osservato che con la riforma della disciplina sulle intercettazioni non sarebbe stato possibile utilizzare questo strumento. Secondo Ingroia "non è vero che con l'approvazione di questo ddl non cambia nulla nei procedimenti di mafia, perchè nella grande maggioranza questi iniziano a partire da reati satellite", che non consentirebbero le intercettazioni. "Quindi – ha aggiunto – continueremo a fare intercettazioni sui soliti noti, ma non sui soliti ignoti.
Saremo disarmati verso i collusi, i concorrenti esterni e i colletti bianchi". Per quanto riguarda infine la cosiddetta norma 'anti-D'Addariò, Ingroia ha manifestato alcune perplessità verso uno strumento che verrebbe a mancare, quello della registrazione fraudolenta, ai commercianti che vogliono ribellarsi agli estortori: registrandoli commetterebbero reato e "sarebbero vittima sia dello Stato che della mafia".

Per Ingroia "siamo in presenza di un ddl che ci toglierà uno strumento di potere dalle mani e che cancella uno strumento di libertà dei cittadini".

LO SPECIALE DI REPUBBLICA TV CON RODOTA', CENTARO, FINOCCHIARO

"Se passasse la legge sulle intercettazioni -aggiunge il procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro, allo stesso convegno –  sarebbero a rischio anche le indagini sul terrorismo e sul terrorismo internazionale. Come per la criminalità organizzata, le indagini iniziano per reati secondari, come l'immigrazione clandestina e la falsificazione di documenti".  "Come negli anni '90, l'attenzione al tema delle intercettazioni e come contenerle, ha un andamento parallelo alle indagini su corruzione ai colletti bianchi".

La modifica. Il senatore Domenico Benedetti Valentini, componente Pdl della commissione Giustizia ha ritirato il suo emendamento sulla legge intercettazioni, aspettando la riforma del processo penale. ."Tutta la materia della competenza a decidere sulle misure cautelari, personali e reali, nonchè sulle intercettazioni e ogni altro mezzo di indagine incidente sulla condizione delle persone, sarà riconsiderata complessivamente, in senso non accentratorio, in sede di riforma del processo penale.

In vista di ciò, lo spostamento della competenza dal giudice per le indagini preliminari del circondario al Tribunale capoluogo di distretto in composizione collegiale entrerà in vigore non sei mesi, ma un anno dopo l'approvazione della legge sulle intercettazioni. Ottenuti questi significativi impegni dal Governo, ho accettato di ritirare in Commissione Giustizia gli emendamenti che riportavano la competenza in capo al Gip circondariale. Mi rallegro di aver trovato nel Governo una positiva attenzione per una problematica molto delicata che ho portato avanti con l'unica finalità di far funzionare bene il sistema giudiziario sui territori e la stessa legge sulle intercettazioni della quale condivido i criteri ispiratori".

Fonte: www.repubblica.it

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.