Un biglietto: "Perdonatemi per quello che ho fatto". Il ragazzo, quattordicenne studente del Liceo King, è ricoverato in Rianimazione al San Martino. Necessaria l'asportazione della milza
{mosimage}Il tormento, per quella foto della sua professoressa finita su Facebook, non gli ha fatto prendere sonno. Una bravata, come se ne fanno tante a scuola ed a una certa età, quando non si ha la percezione delle conseguenze. Una ragazzata mercoledì mattina seguita da una ramanzina da parte del preside dello scientifico King; poi, nel pomeriggio, ripetuta dalla mamma dello studente. Ragazzo modello di prima liceo, che a sera non ha retto, ha preso carta, penna ed ha scritto: "Perdonatemi per quello che ho fatto".
Prima della mezzanotte ha aperto la finestra della camera e si è lasciato cadere. Un volo di 8 metri, per fortuna attutito dagli alberi del giardino della sua casa di corso Italia. Le piante hanno salvato la vita al quattordicenne, che, comunque, precipitando sulle scale dell'edificio, ha riportato gravi ferite e diversi traumi.
Le urla hanno richiamato la mamma e sul posto il "118" ha inviato l'automedica e un'ambulanza. La veloce corsa all'ospedale San Martino e l'intervento chirurgico, eseguito nella notte dall'équipe del professore Alessandro Faggioni, hanno tenuto in vita il ragazzo. "Speriamo possa cavarsela – auspica il primario di Rianimazione, Franco Bobbio Pallavicini – anche se la situazione è grave e la prognosi non può essere sciolta prima di 48 ore". Il quattordicenne ha riportato lo spappolamento della milza, che gli è stata asportata, lesioni al fegato e la frattura della quinta vertebra. Stando a quanto dicono i medici, non avrebbe danni midollari, anche se ha rischiato di rimanere paralizzato.
Ieri, il liceo di Sturla si è blindato. Impossibile, però, non far trapelare la ricostruzione dei fatti. Negli scorsi giorni lo studente è stato fotografato insieme ad una insegnante, ripreso dai compagni con il telefonino cellulare. Una di queste immagini, scaricate non si da chi Facebook, lo ritrae che da dietro si beffa della professoressa. Il preside, Renato Dellepiane, informato da un genitore, attraverso il profilo di alcuni ragazzi ha individuato le foto. Mercoledì ha convocato lo studente nel suo ufficio, richiamandolo e telefonando alla mamma.
Ieri, se la cosa non avesse assunto gli aspetti drammatici, avrebbe ammonito gli altri compagni. Un dovere istituzionale: la recente circolare, emanata dal ministro Maria Stella Gelmini, prevede interventi pesanti sul cyberbullismo a scuola. Tuttavia, pare che il preside non abbia rimproverato lo studente in maniera pesante, tantomeno lo ha sospeso, ma gli ha ricordato che caricare su Internet foto o video, senza autorizzazione, può comportare provvedimenti disciplinari ed anche penali. Dellepiane preferisce non parlare, si limita a dire: "Questi ragazzi, che sembrano tanto spavaldi, in realtà sono molto fragili". (ha collaborato Domenica Canchano)
Fonte: www.repubblica.it