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Home > Intercettazioni, “Ddl aperto a modifiche” Anm: “Non si potranno più dare notizie”

Intercettazioni, “Ddl aperto a modifiche” Anm: “Non si potranno più dare notizie”

24 de maio de 2010 - Por Comunità Italiana

Stasera il via libera in Commissione, poi toccherà all'Aula. Gasparri: "Prima si finisce e meglio è". Bocchino: "Tornare al testo della Camera". Allarme dell'Associazione nazionale magistrati: "Si tocca l'articolo 21 della Costituzione"

ROMA -Prima l'apertura alle modifiche del Guardasigilli, poi la disponibilità del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti: "Cambiamenti al Ddl sulle intercettazioni? Se ne può parlare". Sono ore decisive per il varo del testo che limita fortmente la pubblicazione delle intercettazioni, prevedendo sanzioni durissime per giornalisti ed editori. Davanti a una mobilitazione massiccia, il governo ha fatto una parziale marciaindietro. Che le parole di Alfano testimoniano. Ma questo non significa che la partita sia già risolta. 

Dalla maggioranza, però, i segnali di appartente disponibilità si moltiplicano. "Ci siamo visti per parlare delle intercettazioni e della manovra economica. Sulle intercettazioni pensiamo che prima si finisce e meglio è. Il testo deve rimanere aperto in Aula" dice il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri dopo il faccia a faccia con il vice capogruppo vicario, Gaetano Quagliarello e Fabrizio Cicchitto. "Sui punti controversi la Commissione si è già pronunciata – continua Gasparri – e prevede il licenziamento del ddl con la seduta notturna che comincia alle 21 in commissione Giustizia". Poi sarà una riunione dei capigruppo  decidere l'approdo in aula del provvedimento.
 

Nel frattempo le toghe restano caute dopo le aperture del Pdl. "Un impegno apprezzabile quello del ministro Alfano, ora si tratta di vedere il contenuto –  dice il vicepresidente del Csm, Nicola Mancino -. Il mio migliore auspicio e' che ci sia una convergenza fra opposti. Mi auguro che nelle prossime ore possano essere rilevate le condizioni per un accordo condiviso''.  

Dura e preoccupata l'Anm, scondo la quale il ddl "va a incidere in modo negativo sia sul versante dell'informazione sia su quello della sicurezza dei cittadini". Per il segretario Cascini gli effetti sulla libertà di stampa sono paradossali perchè non sarà possibile dare alcuna notizia, anche di sicuro interesse pubblico, fino alla chiusura delle indagini". Per Cascini "tale divieto di pubblicazione rappresenta  un'inaccettabile limitazione al diritto/dovere di informazione e di cronaca garantito dall'articolo 21 della Costituzione".

Freddo anche il Pd. "Vedremo che succederà e vedremo che cosa proporranno. Io so che finora in Commissione sono stati sordi a qualsiasi nostra proposta ragionevole di modifica e correzione. Il testo che stiamo discutendo per ora è una mistificazione" dice Anna Finocchiaro, presidente dei senatori democratici. Mentre Silvia Della Monica, capogruppo PD in commissione Giustizia avverte: "'Se la maggioranza e il governo vogliono fare delle modifiche lo facciano in commissione Giustizia senza accelerare in maniera incomprensibile il passaggio in aula"

Scettico sui colpi di mano è anche il finiano Italo Bocchino, presidente di Generazione Italia: "Sulle intercettazioni sta emergendo la necessità di sposare la linea della prudenza e della mediazione, tornando all'equilibrato testo che fu varato dalla Camera. E' opportuno sgombrare presto il campo da alcune previsioni che minano alla radice la tenuta del provvedimento, come il divieto di pubblicazione per riassunto degli atti e le megamulte agli editori". Per il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, infine, in Italia ''si e' esagerato'' con l'abuso di intercettazioni, ''ora pero' non bisogna esagerare nel senso opposto''.

Fonte: www.repubblica.it

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.