La ‘Gente d’Italia’, Cronache degli italiani nel mondo, il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in occasione della visita di stato Montevideo 11 12 maggio 2017. Una targa, speciale e preziosa, ricca di significati e che ha portato con sè anche tanta emozione. E sì, inutile nasconderlo, anche un po’ d’orgoglio. Ed è stata ieri la Casa degli Italiani di Montevideo, ad accompagnare un momento che sarà ricordato per sempre nella storia del giornale creato dal direttore Domenico Porpiglia diciotto anni fa. Ieri, secondo e ultimo giorno della visita in Uruguay del Presidente della Repubblica, era in programma l’appuntamento che maggiormente avvicinava Sergio Mattarella alla gente, alla gente italiana dell’Uruguay. Italiani di oggi e di ieri, italiani che lo sono solo attraverso qualche generazione, ma che tutti, sempre, continuano a essere uniti dalla stessa radice, lontana solo da un punto di vista geografico. Così quando il Presidente della Repubblica ha parlato, un discorso breve, ma incisivo, che ha toccato, ma davvero il cuore di tutti coloro che assiepavano, seduti e in piedi, la Casa degli Italiani, alla fine è scattata una standing ovation immediata e genuina. Tutti in piedi ad applaudire il Presidente, che sì anche questa volta si è dimostrato tale, e per davvero, di tutti gli italiani, senza confini e senza dimenticare nemmeno i bambini della scuola, ai quali sono andati i complimenti per aver cantato, entrambi gli inni, prima l’uruguaiano, poi l’italiano. Un lungo applauso che ha ha fatto da prologo a un momento altamente particolare e che con grande passione è stato accolto anche da tutto il pubblico presente: la targa a ‘La Gente d’Italia’. Così, tra gli applausi, Mattarella ha voluto consegnare ilsuggestivo riconoscimento direttamente nelle mani del nostro direttore Domenico Porpiglia. “Innanzitutto vorrei chiarire – ha detto sorridendo il Presidente – che ci sono diversi tipi di targhe, quelle che si danno alla conclusione, quelle che si danno per augurio all’inizio e quelle che si danno durante il percorso per ringraziamento e sostegno, questa appartiene all’ultima categoria”. Una precisazione che ha fatto scattare un altro spontaneo applauso. Ma prima ancora delle parole del Presidente, il direttore ha voluto chiamare sul palco tutta la sua redazione, in buona parte presente in sala, per condividere con isuoi collaboratori un momento che sarà ricordato da tutti noi, per sempre. Così uno dietro l’altro sono saliti Pantaleone Sergi, Roberto Zanni, Leticia Baz, Matteo Forciniti, Matilde Gericke e Stefano Casini poi ancora nominati i non presenti, Gianluca Pugliese, Pietro Mariano Benni, Franco Esposito, Caterina Pasqualigo, Donatella Esposito, Elida Sergi, Stefano Ghionni, Sandra Echenique, Enrico Varriale e Francesca Porpiglia. Quindi tra foto ricordo e strette di mano, ecco un altro regalo che il Presidente della Repubblica, accompagnato sul palco dalla figlia Laura, dal Ministro degli Affari esteri Angelino Alfano, e l’ambasciatore d’Italia, ha voluto fare a ‘La Gente d’Italia’. Un breve discorso, improvvisato, uno splendido fuori programma. “Sono lietissimo di consegnarla – ha detto Mattarella riferendosi alla targa – per ringraziare del grande contributo che la testata fornisce al rapporto affettivo, culturale di conoscenza economica di collegamento con l’Italia, è un lavoro, un’opera di grande importanza per due ragioni, primo perchè la stampa è un elemento fondamentale della libertà, della democrazia e chi collabora a un giornale conferisce reca a tutta la collettività un grande contributo che rassicura, che garantisce la circolazione delle idee, garantisce la conoscenza degli avvenimenti, consente che sisvolga un giudizio e quindi garantisce il sostegno la libertà e la democrazia, e in secondo luogo perchè questo lavoro viene svolto per tenere il collegamento intensamente alto con l’Italia. Di questo ringrazio molto il direttore e tutto il corpo redazionale che vi lavora. Grazie molto per quello che fate. Auguri.” Parole che Mattarella ha scandito nella Casa degli Italiani, ma che, ne siamo sicuri, hanno voluto essere un messaggio di grande libertà, in Italia e in tutto il resto del mondo. E ha voluto consegnarlo a ‘La Gente d’Italia’, un tesoro che però il nostro giornale, ma da sempre, non vuole custodire solo per sè. Grazie signor Presidente per questo doppio regalo. (aise)