Sara Scazzi aveva appuntamento con una cugina. Potrebbe essere stata rapita mentre l'aspettava sotto casa
MILANO – Di lei non si hanno notizie da sei giorni e questa mattina le ricerche sono ricominciate. Sara Scazzi, studentessa di 15 anni, è scomparsa ad Avetrana, in provincia di Taranto, nel primo pomeriggio del 26 agosto. I famigliari sono sicuri che non se ne sia andata di propria volontà e che dietro alla sparizione ci sia l'ombra di un rapimento. «Mia figlia è stata rapita, non trovo un altro modo per spiegare la sua scomparsa ha detto convinta Concetta Serrano Spagnolo, la madre di Sarah Scazzi – E' una ragazza tranquilla, era normale, normalissima quando è uscita di casa. Ora sono in tanti a cercarla ma di mia figlia ancora nessuna traccia».
{mosimage}LE RICERCHE – Decine di carabinieri, con l'aiuto delle unità cinofile e della protezione civile, stanno perlustrando casolari, cave, canali e pozzi di acqua nei dintorni del paese alla ricerca della ragazza. Nelle ultime ore si è deciso anche di ispezionare degli immobili mai ultimati alla periferia di Nardò, in provincia di Lecce, che dista pochi chilometri da Avetrana. Diverse persone (parenti, amici e conoscenti) saranno ascoltate nella caserma di Manduria per tentare di ricostruire gli ultimi momenti antecedenti la scomparsa della giovane che frequentava l'istituto alberghiero di Maruggio. Al momento della scomparsa la ragazzina, alta un metro e 58 centimetri, indossava una maglietta e un pantaloncino rosa e portava in spalla uno zaino nero con all'interno un telo da mare. Sara ha i capelli biondi e gli occhi castani. Ha un fisico esile e pesa circa 40 chili.
LA SCOMPARSA – I carabinieri, coordinati dal ten.col.Antonio Russo, nelle ultime ore, attraverso i tabulati e le celle telefoniche, hanno riscontrato la versione dei fatti fornita da Sabrina, la cugina di Sara che aspettava a casa sua l'arrivo della quindicenne per andare con lei a mare. Sabrina, di 22 anni, attendeva sul proprio cellulare lo squillo di Sara per scendere da casa. Lo squillo c'è stato alle 14.50 del 26 agosto. La cugina è scesa in strada ma non ha trovato Sara. Ha quindi chiamato sul cellulare la quindicenne, ma dopo 4-5 squilli è scattata la segreteria telefonica. Sabrina ha richiamato, ma il telefono risultava spento. Subito dopo ha chiamato i genitori di Sara e, insieme, hanno dato l'allarme ai carabinieri che hanno avviato subito le ricerche. Dalle 14.50 del 26 agosto il telefono di Sara non è stato più acceso e la conferma è arrivata ai carabinieri direttamente dalle celle telefoniche che rilevano i movimenti del possessore del telefono ogni volta che il cellulare è in funzione. Su Facebook è nato un gruppo per ritrovare Sara: vi hanno finora aderito circa 3.000 persone.
LE IPOTESI – Non ci sono ancora ipotesi precise sul perché della scomparsa. Quel che sembra certo è che Sarah non si è allontanata di sua spontanea volontà ma che qualcuno l'abbia portata via. Non era fidanzata, non aveva litigato con nessuno, era una ragazza con un carattere determinato ma mite, una mascotte per tutti. E proprio su Facebook un'altra cugina, Antonella Spinelli, ha fondato un gruppo di ricerca al quale hanno finora aderito oltre 2.300 persone. Un amico della ragazzina, Carlo, da quando Sarah è scomparsa, si è affiancato ai carabinieri per dare loro qualsiasi tipo di informazione e aiutarli nelle ricerche. «Sarah – ha scritto la cugina Antonella sulla bacheca del gruppo Facebook aperto per la ragazza – ascoltava musica mentre andava dalla cugina per andare al mare, quindi non si poteva rendere conto di una presenza dietro di lei», qualcuno, dunque, che potrebbe averla afferrata e portata via. Una terribile ipotesi che, man mano che passano i giorni, sta diventato un vero e proprio incubo. Gli investigatori, che non escludono alcuna ipotesi, hanno diffuso la foto e il nome della ragazza su autorizzazione dei genitori. Sarah vive con la madre casalinga mentre il padre da anni lavora come muratore a Milano e in questo periodo si trova ad Avetrana per le ferie.
Fonte: www.corriere.it