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Home > Terremoti, l’Ingv: «Stiamo pensando di smettere di informare sulle scosse»

Terremoti, l’Ingv: «Stiamo pensando di smettere di informare sulle scosse»

06 de setembro de 2010 - Por Comunità Italiana

Il presidente Boschi: "I nostri dati utilizzati per arrivare a conclusioni che non stanno in cielo né in terra"

MILANO – L'Ingv sta meditando di smettere di rendere pubblici i dati sui terremoti per evitare che siano travisati. Lo afferma Enzo Boschi, presidente dell'istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, commentando il messaggio di Guido Bertolaso al congresso della Società geologica italiana. Il Capo Dipartimento della Protezione civile aveva parlato dell'«affermarsi di profeti di sventura» a proposito dei terremoti: «Condivido in pieno quello che ha detto Bertolaso – è il commento di Boschi – noi stiamo valutando di smettere di informare, e di non rendere raggiungibili i nostri dati via web, perché vengono usati per arrivare a conclusioni che non stanno né in cielo né in terra». I principali responsabili, continua Boschi, sono i media: «La colpa è dei giornalisti – afferma Boschi – e dei politici locali che hanno la responsabilità in caso di terremoti perché non controllano le strutture, ma cercano di scaricarla. Poi ci sono coloro che sono desiderosi di apparire, e che trovano sempre qualcuno che voglia fargli fare uno scoop». Boschi condivide anche un'altra affermazione di Bertolaso, secondo cui in Italia si sottovaluta il rischio sismico: «Noi lo diciamo da 30 anni – afferma Boschi – ma ogni volta che c'è un terremoto c'è la solita sceneggiata. Basterebbe verificare la tenuta degli edifici, abbandonare quelli che non resistono al sisma e ristrutturare quelli per cui è possibile intervenire, oltre a costruire gli edifici nuovi in maniera antisismica. In Italia invece si costruisce male, perché tutto diventa un affare, e non si fanno i controlli. In Giappone e California, stati sismici e ricchi come l'Italia, si è riusciti in questa impresa. Da noi se ne parla da 30 anni ma non si è fatto nulla». 

BERTOLASO – In precedenza, il Capo Dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, in un messaggio inviato all'85/o congresso della Società geologica italiana, aveva criticato «l'affermarsi di profeti di sventura al posto di chi ha scelto la scienza della terra come ragione di vita, il prevalere dell'urlo sul ragionamento, il sovrabbondare dell'emozione suscitata con i metodi mediatici rispetto all'affievolirsi delle voci che ragionano, studiano, analizzano e apprestano soluzioni». 

LE PROBABILITA' – La presa di posizione di Boschi arriva mentre in Abruzzo è stata registrata nelle ultime settimane un'intensificazione dei fenomeni sismici: l'ultima scossa, di magnitudo 2.1, si è verificata alle 11:47 nel distretto sismico dei Monti Reatini con epicentro tra Montereale (L'Aquila) e Borbona (Rieti) e profondità di 9.7 km. A tal proposito, proprio l'Ingv ha inviato una nota alle autorità locali nella quale si fanno previsioni probabilistiche sulla possibilità che si verifichino – fino al 7 settembre – scosse violente nell'area. In questo periodo, sempre stando nel campo delle ipotesi basate su calcoli probabilistici e metodi in via di sperimentazione, ci sarebbe il 2% di probabilità di un terremoto di magnitudo 4% o superiore e lo 0,1% di un terremoto pari o superiore al 5.5%.

Fonte: www.corriere.it

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