Un anno intenso ed importante, il 2017, per il “sistema” Umbria Jazz. Un sistema complesso, ormai, non un semplice festival: prima, la conclusione di Umbria Jazz Winter ad Orvieto l’1 gennaio; poi il ritorno a Terni per l’edizione numero zero di Primavera dal 14 al 17 aprile scorsi; infine il concerto di beneficienza di Pat Metheny che si è tenuto il 4 maggio ad Assisi, preceduto dalla celebrazione dell’International Jazz Day il 30 aprile.
Ed ora si attende Umbria Jazz 17, a Perugia dal 7 al 16 luglio, contestualmente ad un intenso lavoro organizzativo e di relazioni, in sinergia con la Regione, per concretizzare due importanti appuntamenti all’estero: Cina e Brasile, in programma tra estate ed autunno. Una ulteriore tappa dell’intensa attività internazionale di Umbria Jazz per promuovere il jazz italiano ed il territorio, quanto mai utile ora per recuperare i danni, anche a livello turistico, lasciati dal terremoto. Da qui anche il progetto di Umbria Jazz a Norcia per testimoniare ancora una volta come il festival ed il suo popolo siano vicini a quelle popolazioni.
Il 2017 si chiuderà con la venticinquesima edizione di Umbria Jazz Winter, che dovrà essere degna dell’anniversario e superare di slancio ogni polemica passata. Intanto, è in avanzata fase di svolgimento l’iter legislativo per attribuire a Umbria Jazz lo status di manifestazione di interesse nazionale, che rappresenta un importante riconoscimento non solo per il nostro festival ma anche, simbolicamente, per tutto il jazz italiano.
Umbria Jazz 17 resta comunque il cuore di tutto il cartellone annuale. In linea con le ultime edizioni, quindi sostanzialmente invariata, è la formula, che prevede nella sede principale, l’Arena Santa Giuliana, gli eventi di maggiore richiamo, dal rock al jazz. Nel teatro Morlacchi andranno in scena i concerti più specialistici, mentre una preziosa sezione di mezzogiorno sarà ospitata nel più prestigioso contenitore d’arte e di storia della città, la Galleria Nazionale dell’Umbria.
Intenso come da tradizione il programma di spettacoli all’aperto gratuiti, con una line up artisticamente in gran parte rinnovata rispetto agli ultimi anni. Né poteva mancare la marching band: i Funk Off sono un tratto distintivo dell’identità del festival.
Infine, enogastronomia di qualità per chi vuole coniugare buona cucina e buona musica con jazz lunch, aperitivi in musica e ristorante all’aperto all’Arena.
Umbria Jazz partecipa a tre importanti anniversari che segnano il 2017 del mondo del jazz: il centenario della nascita di Thelonious Monk, Ella Fitzgerald e Dizzy Gillespie, tutti nati nel 1917. Tre miti cui il festival dedica appositi concerti. Altri omaggi riguarderanno Celia Cruz, George Gershwin, i cantautori italiani tra cui Luigi Tenco, Fats Waller, Frank Zappa, Astor Piazzolla e Gil Evans.
Anche quest’anno parallelamente al festival si svolgono (è la trentaduesima volta) le “clinics” estive del Berklee di Boston che offrono agli iscritti oltre alla normale programmazione didattica anche due master class molto speciali con un maestro del sax, Steve Wilson, e della batteria, Lewis Nash.
L’attenzione che Umbria Jazz rivolge ai giovani è testimoniata anche dal Conad Contest riservato alle band emergenti e dal programma di esibizioni di studenti dei corsi di jazz del Conservatorio “Francesco Morlacchi” a cura dei loro docenti. Le performance si tengono nell’Auditorium del Conservatorio.
Infine in questa edizione uno spazio importante viene riservato a due giovani ma già collaudate formazioni, l’Orchestra da camera di Perugia e la neonata Umbria Jazz Orchestra.
JAZZ DA TUTTO IL MONDO
Forse mai in passato una edizione di Umbria Jazz è stata così internazionale. Solo considerando i leader delle varie band, abbiamo artisti che vengono da Italia, Usa, Brasile, Cuba, Giappone, Colombia, Benin, Germania, Inghilterra, Polonia, Canada, Cile, Israele, Francia, Scozia, Austria, Malesia, Corea, Honduras, Cina, Turchia e Repubblica Ceca.
Importante notare che per la prima volta arriva a Umbria Jazz una band interamente cinese, in rappresentanza del JZ Festival che si svolge a Shanghai.
THE ART OF DUO
Formazione minimale, il duo, ma sempre di grande impatto. L’incontro-confronto-sintesi di due diverse sensibilità musicali simboleggia in modo semplice la complessa alchimia del jazz.
Questa edizione ne offre molti: Steve Wilson – Lewis Nash, Hiromi – Edmar Castaneda, Alessandro Lanzoni – Gabriele Evangelista, Paolo Fresu – Uri Caine, Vincent Peirani – Emile Parisien, Danilo Rea – Cristiana Pegoraro, Chucho Valdes – Gonzalo Rubalcaba, Kim Prevost – Bill Solley, Gabriele Mirabassi – Roberto Taufic.
Ce n’è per tutti i gusti: piano – piano, tromba – piano, arpa – piano, sax – batteria, clarinetto – chitarra, fisarmonica – sax, voce – chitarra, piano – contrabbasso.
L’ALTRA METÀ DEL JAZZ
A Umbria Jazz 17 ci sono ben due band di sole donne: Ladies!, interpreti di un jazz moderno e internazionale, e Shake ‘Em Up Jazz Band, che si rifà direttamente alla tradizione di New Orleans.
In programma ci sono anche parecchie altre donne leader: Hiromi, Dee Dee Bridgewater, Angelique Kidjo, Linda Oh, Simona Molinari, Sugarpie, Kim Prevost e Cristiana Pegoraro.
L’altra metà del cielo promette ottima musica! (aise)