La decisione dell'agenzia di rating indebolisce la moneta. Borse incerte, Milano in rosso. Tokyo giù dopo lo scossone di ieri e gli allarmi lanciati da Fmi e Germania
ROMA – Ancora notizie negative dai mercati, anche se il tonfo fatto registrare ieri 1 in Europa e Usa non sembra per ora che voglia ripetersi. Cala la Borsa di Tokyo, che ha finito la seduta con l'indice Nikkei 225 in declino dello 0,84%. Le preoccupèazioni degli investitori asiatici sono principalmente provocate dalla debolezza dell'euro e dalle tensioni derivanti dalla crisi tra le due Coree.
{mosimage}Preoccupazioni per l'economia mondiale – ieri ribadite da Fmi e dal cancelliere tedesco Angela Merkel – che si accrescono dopo la decisione dell'agenzia di rating Standard & Poor's di abbassare il rating del debito a lungo termine irlandese di un livello ad "A" rispetto all' "Aa-" precedente, indicando la probabilità che l'Irlanda debba ricorrere al mercato del credito più di quanto stimato in precedenza. Decisione che ha provocato un nuovo scivolone dell'euro, tornato sotto la soglia 1,33 dollari rivedendo i minimi dallo scorso 22 settembre. La moneta europea è scivolata fino a 1,3285 dollari, per poi recuperare attorno a quota 1,33 da 1,3368 dollari della chiusura di ieri a New York.
Le Borse europee appaiono incerte viaggiano poco sotto o poco sopra la pari, tranne Piazza Affari che mostra un rosso più deciso, che a metà mattina è intorno allo 0,9%. Le vendite hanno colpito soprattutto i titoli bancari e quelli assicurativi.
Il differenziale fra i rendimenti dei decennali portoghese e tedesco ha toccato i il massimo dall'introduzione dell'euro, con i paesi periferici sotto una crescente pressione dopo il downgrade dell'Irlanda. Lo spread Portogallo/Germania si è spinto fino a 481 punti base dai 450 di ieri in chiusura. "La paura nell'obbligazionario si sta adesso concentrando sulla penisola iberica" ha detto Philip Shaw, capo economista di Investec.
Fonte: www.repubblica.it