Una casa accogliente, confortevole, ben strutturata e con il personale specializzato disponibile 24 ore al giorno. Queste sono le caratteristiche della “Madre della Divina Provvidenza” – Casa per gestanti, neonati e puerpere (CGBP) dell’Ospedale Don Orione di Araguaina (Tocantins – Brasile) che è stata inaugurata alla presenza del vescovo della Diocesi di Tocantinópolis, Monsignor Giovane Pereira de Melo, che ha benedetto i locali della struttura e i presenti.
“Questo luogo – ha detto il vescovo – è una benedizione di Dio, non solo per Araguaína, ma anche per coloro che giungono in città per dare alla luce nuove vite e per coloro che hanno bisogno di sostegno”.
Erano presenti anche il governatore dello stato di Tocantins, Marcelo Miranda, il vice governatore, Claudia Lélis, il segretario di Stato per la Salute, Marcos Esner Musafir, la segretaria nazionale per le Politiche delle Donne, Fátima Pelaes, la deputata federale, Josi Nunes, i deputati statali Valderez Castelo Branco, Elenil da Penha e Jorge Frederico, il sindaco di Araguaína, Ronaldo Dimas, il vice sindaco, Fraudneis Fiomare e il presidente del Consiglio municipale, Marcos Marcelo.
Il nuovo centro può ospitare 22 persone ed è una struttura di accoglienza provvisoria e di accompagnamento per le donne in procinto di partorire, in particolar modo per coloro che giungono da un altro municipio. La struttura nasce da un partenariato tra l’Ospedale Don Orione e il Ministero della Salute, con la mediazione della Segreteria di Stato per la Salute. Durante l’inaugurazione, l’Amministratore Delegato ha ringraziato i parlamentari di Tocantins che hanno stanziato le risorse necessarie. Tra questi i deputati federali Dulce Miranda, madrina della casa e Lázaro Botelho.
“Una Casa per accogliere la “persona”, dove le madri che hanno i loro figli ricoverati nel reparto neonatale dell’ospedale, possono essere ben accolte, ricevendo assistenza medica, sociale e spirituale”, ha detto Padre Jarbas Assunção Serpa, Presidente dell’Ospedale Don Orione.
La Casa “Madre della Divina Provvidenza” potrà seguire in media 500 parti al mese.
Tatiane Silva, durante la sua gravidanza, è stata una delle pazienti accolte presso la Casa. La figlia, nata prematura, è dovuta rimanere in ospedale per 89 giorni. “Mi sembrava di essere in un ospedale privato, l’accoglienza è stata meravigliosa”, ha detto donna; le cure ricevute in quel periodo presso l’Ospedale Don Orione sono state per lei fondamentali.
“E anche dopo che è nata la bambina – racconta ancora Tatiane -, abbiamo ricevuto il sostegno di medici, della fisioterapista, dell’infermiera, del personale della Banca del latte, dell’assistente sociale, è un ambiente molto accogliente”. Tatiane ha riferito che durante il periodo in cui la figlia era ricoverata in ospedale ha vissuto con molte madri che erano venute da altre città.
“Questo tipo di aiuto è molto importante per coloro che vengono fin qui e sono così lontano da casa, lontano dalla famiglia e per di più si trovano in una situazione difficile qual è quella di un figlio appena nato ricoverato in terapia intensiva”, ha concluso la donna. (aise)