L'attaccante del Catania, dopo un difficile avvio di stagione, è tornato a segnare ed è diventato papà per la seconda volta. Lui per la Magic si comprerebbe: "Mi aspetto di sengare in ogni gara"

MILANO – Ha detto Maxi Lopez alla fine di Catania-Brescia: "Segnare è difficile, ma io mi aspetto di fare gol in ogni partita". In quel momento, ai suoi tifosi collegati con la conferenza stampa è scappato un sorriso: "Maxi, perdonaci, ma fin qui quelli che hanno aspettato siamo stati noi". Non hanno torto: l’inizio di campionato dell’argentino è stato una delusione. Prima di domenica, aveva esultato solo due volte in 16 giornate. Pochine.

C’è la svolta? — Il problema è quello, il confronto col passato. Maxi Lopez, comprato al mercato di gennaio 2010 come attaccante da 8-10 gol a stagione, è arrivato a 11 nei suoi primi quattro mesi italiani. E alle aste di agosto è stato strapagato. L’equazione era semplice: 11 gol in meno di metà stagione uguale attaccante da 25 centri. Magari. Il Catania ha cambiato allenatore e schemi, ha perso Mascara e lanciato Gomez sulla destra. Ora, sembra aver trovato un modo di giocare: 4-1-4-1 con Gomez e Llama (o Mascara, o Pesce) larghi. Maxi potrebbe guadagnarci: domenica ha segnato in mezza rovesciata, ha detto quelle frasi e poi è corso a casa.

{mosimage}Costantino — Wanda Nara, modella argentina, svestitissima nelle foto su Google, aveva appena partorito Costantino, il loro secondo figlio. Il nome italiano non deve stupire: il primogenito si chiama Valentino ed è stato battezzato quando i Lopez ancora non erano a Catania. Il morale, insomma, ogni tanto vale più degli assist di Ricchiuti. Maxi venerdì ha lasciato il ritiro, è corso dalla moglie, ha dormito fuori orario ed è andato in campo. Funziona.

La comida di Natale — I 6.654 Magic manager che lo hanno scelto avranno apprezzato. Il prezzo di Lopez è salito di un milioncino e il numero dei suoi estimatori è cresciuto. Fino a venerdì, infatti, i dati erano sconfortanti: Bogdani e Caputo erano inseriti in più squadre e nell’ultimo mese solo Santon e Benalouane avevano una media voto peggiore della sua. Prendere adesso il numero undici del Catania, invece, è più sensato: il 7 contro il Brescia è un ritorno al passato e Maxi può concentrarsi sulle vacanze. Lo ha detto anche lui: "Sì, starò a Catania e farò una grande comida (un grande pranzo, n.d.r.) con i parenti. Devo pensare alla famiglia".

E la Juve? — Alla famiglia e al mercato. Maxi dice di voler restare ma il suo nome è stato spesso incluso tra gli desideri della Juventus. A chi lo ha comprato al fantacalcio, però, la maglia interessa relativamente. L’importante sono i gol. Ne facesse 11 come l’anno scorso, gli perdonerebbero tutto. Potrebbe anche chiamare il terzo figlio Tobias, alla Del Piero.

Fonte: www.gazzetta.it