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Home > Mirafiori, al via in ritardo Tutti convinti: si firma

Mirafiori, al via in ritardo Tutti convinti: si firma

23 de dezembro de 2010 - Por Comunità Italiana

E' partita con un'ora di ritardo la trattativa all'Unione industriale di Torino per Mirafiori. Secondo indiscrezioni l'accordo sarebbe pronto: Fiat avrebbe accettato di portare alcune modifiche rispetto al testo presentato il 3 dicembre. Sacconi: Marchionne non chiede la luna

E' cominciata un'ora dopo rispetto alle previsioni, per il ritardo della delegazione Fim guidata da Bruno Vitali, la trattativa per Mirafiori. Secondo tutti i protagonisti si dovrebbe chiudere con un accordo. Un'intesa che prevede un investimento da un miliardo di euro per trasformare la fabbrica simbolo della casa automobilistica torinese nell'avamposto europeo del gruppo Chrysler: nei piani di Marchionne, infatti, l'azienda di corso Agnelli dovrà produrre i Suv realizzati su una piattaforma americana con i marchi Alfa-Chrysler. Ma perché questo piano ambizioso si realizzi – una volta a regime in un anno dovrebbero uscire dallo stabilimento 280mila veicoli, il triplo di quelli prodotti nel 2010 – Fiat vuole creare una newco sull'esempio di Pomigliano. Ed è proprio questo lo scoglio con i sindacati e in particolare con la Fiom. E ancora stamani il delegato auto Giorgio Airaudo esprimeva perplessiva: "La trattativa è una recita scontata, non sono molto ottimista".

"Spero che stasera l'accordo si faccia così prima di fine anno metteremo nel nostro carnet un altro risultato. Tutto" lascia presupporre "che l'evento vada bene e se andrà bene noi esulteremo", ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, poco dopo l'inizio della conferenza.

Ora resta da capire quali modifiche la casa automobilistica avrebbe accettato di apportare al testo presentato il 3 dicembre con il "prendere o lasciare" di Marchionne, per consentire così ai sindacati di firmare e regalare ai 5500 dipendenti di Mirafiori un futuro. Negli ambienti sindacali e economici della città comunque l'accordo (separato) viene dato per fatto, tanto che già si discute degli effetti che un investimento da un miliardo di euro potrà avere sull'indotto auto che ruota attorno a Mirafiori. Calcoli che danno per scontato il risultato anche della prossima battaglia: quella sulla consultazione dei lavoratori. Fiom vuole che prima di qualsiasi firma si tengano assemblee con i lavoratori per spiegare loro i punti del possibile accordo, gli altri sindacati invece sono per la firma e poi il referendum. C'è già un'ipotesi di data: la settimana del 10 gennaio, una delle poche in cui la fabbrica – in attesa di riconversione – non sarà svuotata dalla cassa integrazione.  

Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, stamani a Canale 5, ha detto di essere "fiducioso" che si possa raggiungere un accordo che "Marchionne non chiede la luna" ma una maggiore efficenza nell'utilizzazione degli impianti. "Certamente vi è la buona volontà da parte di tutti gli attori negoziali, nella consapevolezza che si tratta di un investimento importante, non solo per Mirafiori e Torino, ma per l'intera economia italiana" 

Fonte: www.repubblica.it

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A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.