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Home > Elezioni, con il Terzo Polo forte il Senato non avrà maggioranza

Elezioni, con il Terzo Polo forte il Senato non avrà maggioranza

19 de janeiro de 2011 - Por Comunità Italiana

L'istituto ha realizzato una proiezione basata su sondaggi eseguiti tra dicembre e le prime settimane di gennaio. Calcolando i risultati regione per regione, l'alleanza tra Fini, Casini, Rutelli e Lombardo arriverebbe intorno al 14% e impedirebbe il prevalere di una delle due coalizioni principali. Anche nello scenario più favorevole, il centrodestra non supera quota 155 senatori

ROMA – Terzo polo intorno al 14 per cento e Senato senza maggioranza. Sarebbe questo il risultato più probabile di eventuali elezioni politiche anticipate secondo una proiezione di Ipr Marketing basata su un sondaggio eseguito tra dicembre e gennaio. Il dato era nell'aria anche perché, mentre alla Camera il premio di maggioranza garantisce un largo successo alla coalizione o al partito che prende più voti qualunque sia la percentuale, il meccanismo per Palazzo Madama è su basi regionali e anche il premio di maggioranza si applica regione per regione. Sondaggio e proiezioni danno vita a tre scenari: uno "normale", uno molto favorevole al centrodestra, uno molto favorevole al centrosinistra. In nessun caso uno schieramento supererebbe quota 155 senatori quando per una maggioranza risicata ce ne vogliono 158 (sui 315 seggi del Senato), e almeno 165/170 per reggere davvero un governo.

Ipr Marketing ha dunque "certificato" quello che appariva probabile: col sistema di voto del Senato, infatti, lo sbarramento al di sotto del quale non si ottengono seggi in ciascuna regione è del 20% per una coalizione, dell'8% per un singolo partito e del 3% per ciascun partito all'interno di una coalizione. E' chiaro che il Terzo Polo, in caso di voto anticipato, si presenterà dappertutto come un unico partito per garantirsi

seggi in tutte le regioni. E ci riuscirebbe. Stando ai dati Ipr, infatti, solo in Molise, Trentino e Valle d'Aosta i centristi uscirebbero a mani vuote. E in almeno dieci regioni otterrebbero più di un seggio con punte di 5 in Piemonte e Campania e addirittura 6 in Sicilia. Una situazione che si conferma in tutti e tre gli scenari presi in esame: il Terzo Polo raggiungerebbe sempre i 44 seggi, largamente sufficienti per impedire il prevalere di una delle due coalizioni.

Secondo il sondaggio, il centrodestra (Pdl o quel che sarà più Lega) si attesterebbe intorno al 42,5 per cento, il centrosinistra (allargato a una sorta di Nuovo Ulivo dall'Idv al Sel e a Rifondazione passando per il Pd) sul 40% e i centristi al 14%. Altre forze più piccole (dai grillini alle liste locali) si dividerebbero il restante 3,5%. Ipr ha preso i dati relativi a ciascuna regione e ha provato a costruire gli scenari di cui sopra. Nel numero 1 (quello considerato più "normale" e più probabile), il centrosinistra vincerebbe in 13 regioni: Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna, Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta, tutte quelle dove già governa più quelle (Lazio, Abruzzo, Calabria e Sardegna) dove il Terzo Polo diventerebbe determinante a sfavore del centrodestra che uscirebbe battuto proprio a causa del voto ai centristi. L'esempio tipico è quello del Lazio dove alle ultime regionali la Polverini (centrodestra) vinse con il 51,1%: qui, all'attuale maggioranza andrebbe sottratto il 6,12% ottenuto dall'Udc (che sosteneva la candidata del centrodestra) più la quota dei finiani. Applicati tutti i correttivi e l'effetto del voto politico è abbastanza probabile (e il sondaggio Ipr lo conferma) che il Lazio sfugga alla coalizione governativa. I totali vedrebbero il centrodestra con 137 seggi, il centrosinistra con 134 e il centro con 44.

Nel secondo scenario, il Terzo Polo mantiene i suoi 44 seggi sempre grazie al superamento dello sbarramento dell'8% in quasi tutte le regioni e il centrodestra riesce a vincere anche in Liguria, Lazio, Abruzzo, Calabria e Sardegna. Ma neppure questo sarebbe sufficiente a portare a casa una maggioranza ancorché risicata. Tirate le somme, infatti, il centrodestra raggiungerebbe 155 seggi e il centrosinistra scivolerebbe a quota 116. Il terzo Polo, a quota 44, sarebbe determinante.

L'ultimo scenario è quello più favorevole al centrosinistra che riuscirebbe a conquistare anche la Campania arrivando a quota 143 contro i 128 del centrodestra, ma, di nuovo, la maggioranza sarebbe impossibile a meno di un'alleanza col Terzo Polo.

Quella di allargare la maggioranza ai centristi sarebbe così l'unica strada rimasta al centrodestra per evitare nuove elezioni che rischierebbero di precipitare il Paese nel caos. Ma è chiaro che il Terzo Polo presenterebbe un conto salatissimo. E, in cima alla lista delle sue richieste ci sarebbe quella che il Pdl non vorrebbe mai vedere: un altro premier al posto di Berlusconi.

Fonte: www.repubblica.it

 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.