BIANUAL

BIANUAL

A partir de
Por R$ 299,00

ASSINAR
ANUAL

ANUAL

A partir de
Por R$ 178,00

ASSINAR
ANUAL ONLINE

ANUAL ONLINE

A partir de
Por R$ 99,00

ASSINAR


Mosaico Italiano é o melhor caderno de literatura italiana, realizado com a participação dos maiores nomes da linguística italiana e a colaboração de universidades brasileiras e italianas.


DOWNLOAD MOSAICO
Vozes: Cinco <br>Décadas de Poesia Italiana

Vozes: Cinco
Décadas de Poesia Italiana

Por R$ 299,00

COMPRAR
Administração Financeira para Executivos

Administração Financeira para Executivos

Por R$ 39,00

COMPRAR
Grico Guia de Restaurantes Italianos

Grico Guia de Restaurantes Italianos

Por R$ 40,00

COMPRAR

Baixe nosso aplicativo nas lojas oficiais:

Home > Il rogo nel campo nomadi smantellato l’insediamento

Il rogo nel campo nomadi smantellato l’insediamento

07 de fevereiro de 2011 - Por Comunità Italiana

I vigili del fuoco: l'ipotesi più accreditata è che le fiamme siano partite dal braciere acceso per scaldarsi. I nomadi portati in una struttura di accoglienza del Comune. Sopralluogo del prefetto Pecoraro: "Stiamo lavorando ai nuovi campi regolari: uno lo stiamo terminando, un altro verrà acquisito questa settimana". Il Pd: "Completo fallimento di Alemanno". E a Bari il sindaco proclama il lutto cittadino

E' stato smantellato il campo abusivo dove ieri sera sono morti nel sonno quattro fratellini rom, tre maschi e una femmina, tra i 4 e gli 11 anni. Le fiamme si sono propagate in poco tempo, poco dopo le ore 21, all'interno della baracca dove i bambini dormivano. La madre, Elena Moldovan e il padre, Erdei Mircea, si erano allontanati per comperare del cibo, mentre la zia era fuori per recuperare dell'acqua. Tra le lamiere c'era anche un cucinino con un fornelletto e una bombola di gas, che però non è esplosa. Il sindaco: "E' mia intenzione indire il lutto cittadino". Il sindaco ha anche annunciato che il presidente della Repubblica "intende visitare i bambini e i familiari".

LE IMMAGINI

Stamane gli abitanti del campo, una ventina, sono stati portati in una struttura di accoglienza del Comune.
Altre bonifiche e sgomberi nella stessa zona, dove ci sono altri due insediamenti abusivi abitati in tutto da circa 40 persone, potrebbero avvenire già da domani o nei prossimi giorni. Questa mattina, sul luogo della tragedia, si è recato anche il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro.

{mosimage}Il prefetto. "Ho voluto rendermi conto di persona di quello che è successo. Stiamo lavorando ai nuovi campi regolari: uno lo stiamo terminando, un altro verrà acquisito questa settimana", ha detto ai microfoni di SkyTg24 il prefetto di Roma. Giuseppe Pecoraro si è recato questa mattina nel campo sull'Appia. Sul posto dove si è sviluppato l'incendio sono ancora all'opera gli agenti della scientifica, che stanno effettuando i rilievi anche sui corpi dei bimbi, ancora tra i resti della baracca bruciata.

IL GIORNO DOPO

E' infatti ancora in corso l'indagine per accertare le cause dell'incendio. Secondo i vigili del fuoco, al momento, ancora non sono state accertate le cause ma l'ipotesi più accreditata è che le fiamme siano partite dal braciere acceso per scaldarsi.

Cinque in tutto le costruzioni di fortuna dove abitano altre venti persone che si sono strette intorno ai genitori di Raul, Fernando, Patrizia e Sebastian, trovati ormai carbonizzati dai vigili del fuoco intervenuti ieri sera sul posto. I nomadi che popolano l'area attendevano di essere trasferiti in un campo autorizzato. "Un problema di burocrazia", ha spiegato il sindaco di Roma Gianni Alemanno che ha raggiunto il luogo della tragedia, annunciando di volere chiedere poteri speciali per potere attuare il Piano Nomadi.

Il campo, che sorge su un'area di proprietà della società di trasporti Cotral, era stato ripopolato un anno fa, ma già nel 2005 era stato sgomberato una prima volta. In quel luogo, una boscaglia ai margini di via Appia Nuova, gli abitanti erano arrivati dopo la bonifica di un campo nella zona della Caffarella.

I RESIDENTI "Nessuno ha voluto ascoltarci"

"Aiutateci – hanno detto i genitori dei bambini rivolgendosi al sindaco – speriamo di avere assistenza. Vorremmo organizzare i funerali in Romania e quindi portare le salme". Alemanno, che ha offerto il supporto ai genitori delle vittime e agli oramai ex abitanti del campo, offrirà ai venti nomadi dell'insediamento l'accoglienza in una struttura.

Le testimonianze. "Ho visto il fuoco all'improvviso – ha poi spiegato Silvia, una rom del campo ricordando con terrore quei momenti – ci siamo spaventati tutti. Ho paura di vivere nella mia baracca come tutti. Chiunque potrebbe entrare e persino ucciderci". Oggi i nomadi lasceranno per sempre quel posto.

LA POLEMICA "Il piano rom non è solo ordine pubblico"

Il vertice.
Stamattina vertice tra il sindaco Gianni Alemanno, il prefetto, Giuseppe Pecoraro e l'assessore alle Politiche sociali, Sveva Belviso. Al centro, ovviamente, "l'emergenza nomadi". Al termine il sindaco ha annunciato l'intenzione di indire il lutto cittadino. "Decideremo con i familiari la data – ha aggiunto il sindaco – per noi indire il lutto significa che questa è una delle più gravi tragedie degli ultimi anni a cui dobbiamo dare risposta". Alemanno ha precisato che "è la prima volta che viene indetto un lutto per la morte di nomadi". Il primo cittadino ha anche riferito di un colloquio con Giorgio Napolitano: "Mi ha telefonato il presidente della Repubblica – ha detto – che intende visitare i bambini e i familiari".

L'incontro di stamane arriva dopo le affermazioni di ieri sera, a poche ore dalla tragedia: "Ho lanciato molte volte l'allarme perché questi insediamenti venissero smantellati perché sono pericolosissimi", ha ricordato Alemanno che si è scagliato contro la lentezza della burocrazia e anche della sovrintendenza per il mancato ampliamento di un campo regolare. "Chiederò, urlando, al governo poteri speciali per gli insediamenti dei rom – ha aggiunto – affinché il prefetto possa realizzare i campi rom autorizzati a roma" perché "non possiamo permettere che la gente continui a vivere in baracche di plastica, dove basta un cerino che cade nel posto sbagliato per farle diventare dei forni crematori a cielo aperto".

La polemica.
Dura la replica del Pd: "Anche sui campi nomadi assistiamo dopo tre anni al completo fallimento di Alemanno. Senza una strategia di governo, senza una politica dell'accoglienza ma solo con squallidi spot a uso di giornali e tv (ricordiamo solamente quando Alemanno gridò ai quattro venti che avrebbe espulso 20 mila nomadi in tre mesi, ed era il 2009…). Si va incontro a eventi drammatici come quello del rogo dove hanno perso la vita quattro bimbi", afferma Marco Miccoli, segretario del Pd Roma, per il quale "i campi abusivi aumentano in città e Alemanno non trova di meglio che prendersela con la burocrazia".

"Purtroppo quando le cose vanno male la responsabilità è di tutti. Questo è un Paese che ha vari livelli di amministrazione e quindi anche vari livelli di responsabilità", ha ribattuto la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini. "Responsabilità di Alemanno? Quando muoiono quattro bambini – ha aggiunto – il colpevole non può essere uno solo".

Secondo Vincenzo Spadafora, presidente Unicef Italia, la tragedia di ieri sera "ci ricorda quanto ancora ci sia da fare per la sicurezza dei minori nelle nostre città, non importa siano essi rom oppure no".

Intanto il sindaco di Bari Michele Emiliano ha proclamato il lutto cittadino per la morte dei bambini Rom di Roma. "La morte dei bimbi riempie il cuore di rabbia e di dolore – ha dichiarato Emiliano – siamo tutti responsabili di questa tragedia a causa delle sgangherate modalità con le quali affrontiamo il fenomeno dei popoli nomadi. La circostanza che alcune di queste comunità ospitino sfruttatori di bambini non attutisce i nostri errori, né ci esenta da responsabilità. Anzi le aggrava".

Esprime solidarietà alla famiglia Nicola Zingaretti, presidente della Provincia. "L'amministrazione provinciale di Roma – si legge in una nota – è vicina al dolore dei familiari e di tutta la comunità rom, convinta che simili tragedie non possano e non debbano avvenire per nessun motivo".


Fonte: www.repubblica.it 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.