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Home > Governo: Bossi avverte, rischio crisi. ‘Lettera Bce una fucilata’

Governo: Bossi avverte, rischio crisi. ‘Lettera Bce una fucilata’

25 de outubro de 2011 - Por Comunità Italiana

{mosimage}NAPOLITANO, SIAMO TUTTI IN STESSA BARCA NELLA TEMPESTA – "Siamo, oggi più che mai, nella stessa barca in un mare in tempesta. Ciascun paese deve fare la sua parte e dobbiamo garantirci reciprocamente l'indispensabile solidarietà. Per l'Italia è il momento di definire – in materia di sviluppo e di riforme strutturali – le 'nuove decisioni di grande importanza' annunciate ieri nella dichiarazione ufficiale del Presidente del Consiglio". Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

NAPOLITANO, ANNUNCI PREMIER SU SVILUPPO SIANO DEFINITI – "Gli sforzi già avviati e gli elementi positivi della nostra situazione sono stati certamente già illustrati a Bruxelles. Ma dobbiamo compiere tutte le scelte necessarie per ridurre il rischio a cui sono esposti nei mercati finanziari i titoli del nostro debito pubblico, rendere più credibile il nostro impegno ad abbattere tale debito e a rilanciare la crescita economica", ha detto ancora Napolitano.

NAPOLITANO, OK SFORZI ITALIA, RENDERLI PIU'CREDIBILI – Dopo gli sforzi già avviati, Napolitano ha aggiunto che "dobbiamo compiere tutte le scelte necessarie per ridurre il rischio a cui sono esposti nei mercati finanziari i titoli del nostro debito pubblico, rendere più credibile il nostro impegno ad abbattere tale debito".

NAPOLITANO, NESSUNO AVANZI PRETESE DA COMMISSARIAMENTO – "Nessuno minaccia l'indipendenza del nostro paese o è in grado di avanzare pretese da commissario. Ma da 60 anni abbiamo scelto – traendone grandissimi benefici – di accettare limitazioni alla nostra sovranità, in condizioni di parità con gli altri Stati", afferma ancora in una nota il presidente della Repubblica.

"Parlando domani al Collegio d'Europa di Bruges – si legge nella nota di Napolitano – ribadirò il profondo, convinto attaccamento dell'Italia alla storica conquista dell'Euro e alla causa dell'unità europea. Questo, e nessun altro, è il punto di riferimento e di forza anche per il nostro paese di fronte alla crisi che oggi colpisce finanziariamente e minaccia economicamente l'intero continente". Spiegando che nessuno minaccia o possa avanzare pretese di commissariamento sull'Italia, il Capo dello Stato ha ricordato che l'adesione all'Europa ha comportato "limitazioni alla nostra sovranità in condizioni di parità con gli altri Stati" e che è stato fatto "per costruire un'Europa unita, delegando le istituzioni della Comunità e quindi dell'Unione a parlare a nome dei governi e dei popoli europei".

BOSSI, SITUAZIONE PERICOLOSA, SI RISCHIA CRISI – "Stavolta la situazione è difficile, molto pericolosa". Così il leader della Lega Umberto Bossi, al suo ingresso a Montecitorio. A chi gli chiede se si rischi la crisi di governo, risponde: "Certo". Poi aggiunge: "Il momento è drammatico, lo definirei così".

BOSSI, LETTA PREMIER? NON FACCIAMO GOVERNI TECNICI – "Non facciamo governi tecnici, siamo contro", ha aggiunto il leader della Lega rispondendo a chi lo interpella su un eventuale nuovo esecutivo presieduto da Gianni Letta.

BOSSI, IMPOSSIBILE TOCCARE PENSIONI,GENTE CI AMMAZZA – "Non è possibile portare le pensioni a 67 anni per far piacere ai tedeschi. Non possiamo farlo, la gente ci ammazza", ha detto il leader della Lega.

"Io le pensioni a 67 anni non le tocco. Posso trattare, ma fin lì non posso arrivare. Non posso toccare le pensioni che sono apposto e portarle a 67 anni per far piacere ai tedeschi, che hanno un sistema pensionistico sballato. Mentre il nostro sistema pensionistico è in vantaggio rispetto a tutti gli altri europei". Così Umberto Bossi, al suo ingresso a Montecitorio, risponde a chi lo interpella sulla riforma delle pensioni. "La pensione a 67 anni non possiamo farla, la gente ci ammazza. E i 40 anni" di contributi per le pensioni di anzianità "non vanno toccati", sottolinea Bossi. Alla domanda se si troverà la quadra, il ministro risponde: "Dipende cos'é la quadra". E a chi gli chiede se una soluzione di compromesso possa essere lo scalone di Maroni, Bossi replica: "Lo scalone di Maroni cosa vuol dire? Quelli chiedono di andare in pensione a 67 anni e la scomparsa delle pensioni di anzianità. Non è possibile. Abbiamo un sistema pensionistico che è più a posto di quello francese e tedesco".

Fonte: Ansa

 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.