Sabato 11 febbraio scorso Andrè Urani, che proprio quel giorno avrebbe compiuto 52 anni, forse non avrebbe potuto ricevere un regalo più bello.
Andrè, di origine italiana e nato a Torino, amava molto Rio de Janeiro, dove ha passato la maggior parte della sua vita. Una vita nella quale non ha mai aspettato che le cose accadessero, ma le faceva accadere. Il suo maggiore impegno era nella lotta contro la disuguaglianza che in Brasile, per chi crede che la pace sociale sia uno dei beni più preziosi, è uno dei principali problemi da risolvere. Per ricordare l’impegno di Andrè il Comune di Rio e tutti i suoi amici e collaboratori non avrebbero potuto scegliere niente di più significativo di una Scuola per il Futuro dedicata a ragazzi adolescenti. Andrè sapeva bene che nelle disuguaglianze una voce di rilievo è proprio quella dell’educazione. La scuola del futuro, un bell’edificio bianco e ben curato, dotato anche di un ampio spazio per lo sport e una piscina, sorge su un rilievo con una vista spettacolare sulla città, con il Corcovado da una parte, la distesa urbana al fondo, tutto intorno le montagne con la foresta e dall’altro lato l’inconfondibile scenario di una favela: la Rocinha.
Proprio agli abitanti della Rocinha è dedicata la scuola e proprio le favelas erano uno dei campi delle battaglie di Andrè, che riteneva necessario cominciare a combattere subito, dando ai bambini e ai ragazzi la possibilità di creare il proprio futuro. Immaginava un futuro dove, una volta per tutte, nessuno dovesse rimanere ultimo o arrancare per stare dietro agli altri. Le cose cambiano, a volte in peggio, spesso in meglio. Oggi il Brasile sta crescendo e ci sono ancora, come dappertutto, molte cose da migliorare, mentre altre sono da conservare con cura. Viene posta molta attenzione sull’educazione per le giovani generazioni e il sogno di Andrè era quello di realizzare progetti con contenuti concreti. L’atmosfera di partecipazione e di entusiasmo durante la festa inaugurale di sabato, dal Prefeito Eduardo Pais ai collaboratori, agli operai che stavano ultimando con impegno i lavori, da tutti gli amici intervenuti ai figli di Andrè e ai bambini quelli che frequenteranno proprio questa scuola, faceva presagire un futuro ricco di contenuti. Tanti auguri Andrè: i sogni non finiscono mai. Ci saranno ancora infinite occasioni, per tutta l’eternità.