L'organizzazione dedita alle truffe online sgominata stamani dalla Polizia di Milano ha cercato di colpire, attraverso l'accesso abusivo ai sistemi informatici di home banking, oltre 600 correntisti, e di derubarli di una cifra complessiva di circa 2 milioni di euro.
La banda, ricostruisce la Questura, inviava una email trappola che induceva i titolari di conti correnti a visitare siti clone predisposti ad hoc per carpire i loro dati e con questi, quindi, trasferiva illecitamente denaro verso conti online, carte di credito ricaricabili e schede telefoniche. L'attività illegale si svolgeva anche su siti di giochi, dove venivano aperti due profili differenti proprio per 'ripulire' il denaro: i due utenti, appartenenti alla banda, giocavano tra loro spostando il denaro rubato dal profilo del perdente a quello del vincente.
La Polizia, una volta capito il meccanismo, d'intesa con le strutture antifrode degli istituti di credito interessati, ha sperimentato un nuovo metodo di contrasto: all'insaputa del prestanome, la carta incriminata veniva 'sottoposta' ad un saldo negativo virtuale tra i 1.000 e i 2.000 euro, non visibile online ai phisher che continuavano a farvi confluire i profitti illeciti. Da qui, secondo la Polizia, il duplice vantaggio operativo: i bonifici non potevano essere monetizzati al momento del prelievo e gli istituti potevano restituire ingenti somme sottratte. Secondo quanto riferito dalla Polizia, infatti, il danno potenziale, stimato in oltre 2 milioni di euro, è stato limitato a 300 mila euro.
Fonte: Ansa