Aveva lo stesso appeal di Barack Obama quando ancora nessuno aveva mai sentito parlare di Obama, scrive il New York Times. Era un astro nascente del partito democratico e della politica americana non solo perché figlio di uno dei più famosi paladini dei diritti dei neri. Jesse Jackson Jr brillava di luce propria, e nel 2008 è stato uno dei principali artefici del trionfo del primo presidente afroamericano della storia degli Stati Uniti: entrambi parlamentari e di Chicago, oltre che quasi coetanei. Poi, il precipizio. Jesse è entrato in un tunnel e non ne é più uscito. Nelle ultime settimane il mistero sulle sue condizioni di salute si è fatto fittissimo, con indiscrezioni che mettono in imbarazzo la Casa Bianca.

Il timore è quello di uno scandalo alla vigilia delle elezioni presidenziali. Il senatore è sparito nel nulla dal 10 giugno. Nessuno lo ha più visto, nessuno sa di preciso dove si trovi. Sta male, ma nessuno sa bene cosa di cosa soffra. I comunicati rilasciati dal suo staff non aiutano. Anzi, non hanno fatto altro che alimentare le speculazioni e infittire il giallo: prima si è detto che il deputato dell'Illinois era in malattia a causa di un esaurimento. Poi si è dovuto ammettere che le sue condizioni si sono fatte più serie. Sempre assicurando che presto sarebbe comunque tornato al suo posto. Le voci rilanciate dai media, però, parlano di ben altro che di un esaurimento. Parlano di problemi di alcol per Jesse, come ha affermato la Nbc, le cui rivelazioni sono state duramente smentite: "Jackson – affermano i suoi collaboratori in un nuovo comunicato – non è in cura per abuso di alcol o uso di sostanze stupefacenti. Soffre di disturbi dell'umore – è l'ultima versione – e sta ricevendo cure mediche intensive". Ricoverato, sembra, in una clinica dell'Arizona.

Barack e Michelle Obama, seguono da vicino e con apprensione la vicenda. I legami con la famiglia di Jesse sono molto stretti. Anche la moglie del deputato fu nel 2008 una delle responsabili della campagna di Obama a Chicago. La speranza è che tutto si ricomponga. Anche se Jackson Jr aveva già una volta dato filo da torcere al presidente: quando fu coinvolto nello scandalo del governatore dell'Illinois, Rod Blagojevich, che voleva vendere il seggio senatoriale lasciato libero da un Obama appena approdato alla Casa Bianca. Per questo Blagojevich si è beccato 14 anni di carcere con l'accusa di corruzione. E Jesse Jackson Jr. – che ha sempre negato – fu sospettato di aver avanzato un'offerta.

Fonte: Ansa