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Home > Napolitano: ‘Mai allontanato da Costituzione’

Napolitano: ‘Mai allontanato da Costituzione’

20 de julho de 2012 - Por Comunità Italiana

"Non ho nulla da nascondere, ma un principio da difendere, di elementare garanzia della riservatezza e della libertà nell'esercizio delle funzioni di capo dello Stato. Mi spiace che da parte di qualcuno non si intenda la portata di questa questione". Lo afferma il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel corso della cerimonia del Ventaglio al Quirinale.

"Da presidente per storia e cultura intimamente legato alla Costituzione, non sono fuoriuscito neppure di un millimetro dal ruolo e dai poteri disegnati in quella Carta". Lo ribadisce il capo dello Stato, dicendo di "non capire cosa sarebbe il 'presidenzialismo di fatto' affermatosi in questi anni".

Alla cerimonia del Ventaglio, Napolitano sottolinea di aver esercitato i poteri a lui attribuiti dalla Costituzione "con la determinazione e la capacità di iniziativa dettatemi da ricorrenti tensioni politico-istituzionali e suggeritemi dall'esigenza di offrire punti di riferimento positivi e non di parte ad una opinione pubblica spesso scossa e inquieta. Che sia più o meno riuscito in questo esercizio di responsabilità – conclude – lo diranno coloro che vorranno compiere domani analisi più distaccate; ma certo nessuna volontà di protagonismo personale, e tantomeno a scapito degli equilibri posti in Costituzione, mi ha sfiorato".

DI PIETRO: CAPO STATO TRADISCE COSTITUZIONE – "Signor Presidente: ma si rende conto che così sta tradendo la Costituzione?". Lo afferma il leader di Idv Antonio Di Pietro contestando il conflitto di attribuzione sollevato da Napolitano su "una questione – la trattativa Stato Mafia – dove chiede di intervenire per fermare indagini che lo riguardano".

"A mio avviso il Quirinale sta predicando bene e razzolando male. Lo dico ben sapendo e rendendomi conto della gravità delle mie affermazioni", prosegue il leader dell'Idv. "Ma è di ieri, il presidente della Repubblica ha detto ai famigliari di Borsellino e degli uomini della scorta, morti ammazzati, che non può esserci ragion di stato che giustifichi un ritardo, un blocco o una impossibilità di cercare la verità. Egli è la stessa persona che, per ragion di stato, ha sollevato la questione di conflitto di attribuzione davanti alla corte Costituzionale. Cioé, è la persona che ha sollevato la Ragion di Stato per un fatto che egli stesso riconosce che non può esserci ragion di stato che impedisca l'accertamento della verità".

NAPOLITANO: 'UN PRINCIPIO DA DIFENDERE' – "La decisione che nei giorni scorsi ho preso, di sollevare un conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte Costituzionale, è stata dettata dal dovere di promuovere un chiaro pronunciamento, nella sola sede idonea, su questioni delicate di equilibri e prerogative costituzionali, ponendo così anche termine a una qualche campagna di insinuazioni e sospetti senza fondamento e al trascinarsi di polemiche senza sbocco sui mezzi di informazione".

"Può darsi – dice ancora il capo dello Stato – che la mia scelta non risulti comoda per l'applauso e mi esponga a speculazioni miserrime".

'NEL 2013 SI CONFERMI COESIONE NAZIONALE' – Quando verrà il momento del voto per dare al Paese un "Governo politico" mi auguro che "si confermi quel senso dell'interesse generale e della coesione nazionale che si è affermato dallo scorso novembre ad oggi". Questo è l'auspicio di Napolitano che sottolinea come il 2013 sarà un anno "cruciale".

'LEGGE ELETTORALE DA FARE RAPIDAMENTE' – "Il primo nodo irrisolto da superare rapidamente è quello di una nuova legge elettorale che scongiuri il ripetersi dei guasti largamente riconosciuti e che risponda ad aspirazioni legittime avvertite dai cittadini", sottolinea il presidente.

'NON CEDERO' MAI A CONFORTEVOLI OPPORTUNISMI' – "Continuerò a non cedere ad alcuna tentazione di discorsi facili e di confortevoli opportunismi. Parlare un linguaggio di verità e di responsabilità è parte dei doveri del presidente", dice Napolitano.

LAVORERO' FINO A TERMINE MIO MANDATO – "Fino alla scadenza del mio mandato, che avrà, lo ribadisco, comunque termine entro il maggio 2013, ho da concentrarmi e mi concentrerò sullo svolgimento dei miei compiti e doveri senza indulgere a riflessioni retrospettive perlomeno precoci", afferma Napolitano, sottolineando che "quel che mi aspetta è ancora sufficientemente impegnativo e complesso".

 Fonte: Ansa

 

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.