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Home > Letta ottiene fiducia

Letta ottiene fiducia

02 de outubro de 2013 - Por Comunità Italiana

Letta ottiene fiducia dal Senato. Il Senato conferma la fiducia al governo Letta con 235 sì e 70 no. Nelle file del Pdl ha votato no alla fiducia Vincenzo D’Anna. Non hanno, invece, risposto alla chiama alcuni “falchi”: tra questi Sandro Bondi, Augusto Minzolini, Rocco Crimi, Manuela Repetti, Alessandra Mussolini e Francesco Nitto Palma.

Silvio Berlusconi si arrende ai numeri e alla fine è costretto in extremis e ‘obtorto collo’ a votare la fiducia al governo Letta che incassa quasi il pieno di voti, se se si escludono gli assenti e qualche senatore che ha annunciato il suo no. Nel Pdl non c’è solo una fronda, ma una spaccatura profonda che lo avrebbe portato a certificare una sconfitta politica fino a qualche giorno fa inimmaginabile. E che potrebbe decretare il definitivo passaggio del testimone nel centrodestra a favore di Angelino Alfano. Tutto avviene a palazzo Madama, nelle concitate ore che precedono il voto e in una girandola di colpi di scena e sterzate improvvise del Cavaliere. Per la verità, che qualcosa sia cambiato lo si capisce quando, all’arrivo a palazzo Madama, l’ex premier mette le mani avanti: “Fiducia? Vediamo, ascoltiamo Letta”.

Nella notte, chiuso a palazzo Grazioli con Denis Verdini, Niccolò Ghedini e Lucio Malan, le certezze hanno iniziato a vacillare. I contatti con i senatori non danno l’esito sperato. Da qui i dubbi mattutini del Cavaliere. Le ‘colombe’ giocano d’anticipo. Raccolgono 23 firme in calce a una mozione di sostegno all’Esecutivo, volutamente ostentante dal ministro Quagliariello in favore dei teleobiettivi. Berlusconi capisce che tira una brutta aria. Convoca il gruppo. Il suo intervento è costellato di “se” e “ma”.

Formigoni annusa l’aria e annuncia la costituzione di gruppi autonomia prescindere. Anche dal Pd parte la controffensiva per evitare una retromarcia che complicherebbe le cose: Dario Franceschini parla di “nuova maggioranza”. I falchi hanno gioco facile a forzare la mano e Berlusconi opta per la sfiducia. Poco dopo qualcuno fa filtrare la notizia: il Pdl voterà ‘no’. ma ci sono già dei distinguo. E le cose cambiano ancora: mentre Letta, in Aula, parla di “rischio” fatale per il Paese invitando tutti a sostenere l’Esecutivo nell’interesse del Paese, a Berlusconi consegnano un foglietto: oltre ai 23 contrari alla sfiducia, ci sono 34 senatori che vogliono uscire dall’Aula. Messo davanti alla scelta fra una palese sconfitta politica e una altrettanto clamorosa retromarcia, il Cavaliere opta per la seconda. Prende la parola in Aula e annuncia la “travagliata” fiducia. Luigi Zanda modifica in corsa l’intervento per dire che Berlusconi cerca di “nascondere” una clamorosa sconfitta. Nessuno, invece, dubita della vittoria di Letta, che incassa una fiducia amplissima, e di Angelino Alfano per il quale ora si apre la partita decisiva: impossessarsi del partito.

Dopo le dichiarazioni di Berlusconi, Piazza Affari si è rafforzata dopo la dichiarazione del leader del Pdl.

IL DISCORSO DI LETTA AL SENATO

Dopo il discorso di Letta, si è tenuta la riunione dei senatori del Pdl al termine del quale Berlusconi ha confermato la decisione di votare no alla fiducia decidendo di restare in Aula: ”Se uscissimo fuori sarebbe un gesto ambiguo e gli elettori non lo capirebbero”.

Durissimo l’intervento di Bondi: ”Voi fallirete – ha detti – darete vita a un governicchio che ha ottenuto solo lo scopo di spaccare il Pdl. Io non assistero’ allo spettacolo – ha concluso – dell’umiliazione del Pdl, di Berlusconi, del Paese”.

Per l’ex ministro Maria Stella Gelmini, “I destini sono separati. Fine”. Commentando la risoluzione in favore della fiducia al governo firmata da 23 senatori Pdl ha detto. “E’ già pronto il nuovo gruppo. Ma di che parliamo?”, aggiunge, affermando che Sandro Bondi ha fatto bene a tenere un discorso molto duro in Aula.

Retromarcia Berlusconi breaking news in mondo – Fa il giro del mondo la notizia che l’ex premier Silvio Berlusconi ha deciso di votare la fiducia a Letta. CNN titola: “L’ex premier abbandona inaspettatamente il tentativo di rovesciare” il governo; BBC “Berlusconi fa marcia indietro”; Le Monde: “L’ultimo colpo di teatro di Berlusconi” e Financial Times “Berlusconi si rischiera dietro Letta”. Il NEW YORK TIMES titola sul suo sito: ”Berlusconi cambia idea e appoggia coalizione di governo”. Netto il commento dell’agenzia REUTERS: ”La svolta a U di Berlusconi assicura la sopravvivenza del governo”, mentre la tv americana ABC scrive: ”Berlusconi sconfitto, decide di appoggiare il governo Letta”. “Berlusconi appoggia la coalizione con un umiliante dietrofront”, secondo THE TIMES, mentre lo spagnolo EL PAIS apre la pagina online con la scritta “Berlusconi a sorpresa salva il governo Letta”. Duro il titolo della tedesca BILD: “Il grande disonore di Berlusconi”. E nell’occhiello si sottolinea: “trionfo per Letta, il cavaliere ha dovuto cedere il passo”. Mentre Die Zeit e la Faz titolano “Letta ottiene il voto di fiducia”.

Fonte: ANSA

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.