“Crescita e solidarieta’: chi ha di piu’ e’ giusto che dia di piu’, chi come in questi momenti delle tragedie, vede delle famiglie colpite ha l’obbligo e il dovere di fare qualcosa”: e’ uno dei passaggi centrali dell’intervento del Presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo alla cerimonia di consegna ai familiari delle vittime del terremoto della cifra raccolta dall’asta benefica “Ferrari per l’Emilia”: 1,9 mln che sono stati divisi per i 67 familiari delle 27 vittime del sisma, consegnando una cifra pari a 28.000 euro per ciascuno.
“Mai come dopo questa tragedia questo territorio ha dimostrato, se mai fosse stato necessario, che chi fa impresa e chi lavora nell’impresa e’ un tutt’uno, che lavoratori e imprenditori sono sulla stessa barca – ha detto ancora Montezemolo – ed e’ per questo che abbiamo deciso di devolvere quanto abbiamo raccolto alle vittime del terremoto, che erano proprio i lavoratori e gli imprenditori, perche’ sono un tutt’uno”. Montezemolo ha ricordato l’importanza delle radici nel territorio per aziende come la Ferrari o la Belco, lanciando un messaggio di solidarieta’.
“Chi continua in questo paese a dividere, a pensare che siano su strade diverse, fa un errore che e’ anche antistorico – ha spiegato il Presidente della Ferrari – questo Paese ha bisogno di unita’ di intenti, di lavorare insieme, che insieme alla parola crescita – di cui si parla molto e si fa quasi niente- venga immediatamente la parola solidarieta'”. “Chi in questo territorio ha ben radicate le proprie origini, le proprie radici, come la Ferrari, a questo territorio deve molto e a questo territorio in certi momenti e’ giusto ridare indietro quel molto che si riceve- ha ribadito Montezemolo – E il patrimonio piu’ grande di qualunque imprenditore sono le donne e gli uomini che lavorano nella propria azienda”.
“La Ferrari ha fatto poco, ha fatto quello che doveva fare” ha proseguito Montezemolo che ha sottolineato di aver apprezzato al solidarieta’ di tanti, in particolare un cliente russo che ha fatto un versamento importante ma anche dei tecnici, degli ingegneri e di tutti i lavoratori della Ferrari che hanno partecipato all’asta. Unico neo, il rammarico per i lunghi tempi della burocrazia che hanno fatto si’ che i frutti della raccolta, fatta in due settimane nel giugno 2012, siano stati distribuiti solo un anno e quattro mesi dopo. “Si vorrebbe sempre fare di piu’ ma questo e’ un segnale reale, tangibile – ha concluso Montezemolo – ci dispiace aver dovuto perdere tanto tempo pero’ purtroppo, un altro dei mali di questo Paese di cui si parla tanto e purtroppo non si fa niente e’ la burocrazia: una burocrazia che uccide. Noi saremmo stati in grado, in condizioni diverse, di potere versare questo denaro in una settimana, vogliamo dire un mese: non dover aspettare cosi’ tanto… ” (AGI) .