BIANUAL

BIANUAL

A partir de
Por R$ 299,00

ASSINAR
ANUAL

ANUAL

A partir de
Por R$ 178,00

ASSINAR
ANUAL ONLINE

ANUAL ONLINE

A partir de
Por R$ 99,00

ASSINAR


Mosaico Italiano é o melhor caderno de literatura italiana, realizado com a participação dos maiores nomes da linguística italiana e a colaboração de universidades brasileiras e italianas.


DOWNLOAD MOSAICO
Vozes: Cinco <br>Décadas de Poesia Italiana

Vozes: Cinco
Décadas de Poesia Italiana

Por R$ 299,00

COMPRAR
Administração Financeira para Executivos

Administração Financeira para Executivos

Por R$ 39,00

COMPRAR
Grico Guia de Restaurantes Italianos

Grico Guia de Restaurantes Italianos

Por R$ 40,00

COMPRAR

Baixe nosso aplicativo nas lojas oficiais:

Home > Il giorno più lungo

Il giorno più lungo

27 de novembro de 2013 - Por Comunità Italiana

E’ il giorno piu’ lungo per Silvio Berlusconi: il Cavaliere attende l’esito del voto al Senato sulla sua decadenza (le votazioni degli ordini del giorno inizieranno alle 19, orario italiano). Forza Italia scendera’ in piazza, davanti Palazzo Grazioli, e l’ex premier garantisce: “Sara’ solo l’inizio”.
Stamane il presidente del Senato Pietro Grasso ha respinto la richiesta di Forza Italia e Ncd di far ricorso al voto segreto sulla decadenza. “La votazione sulla decadenza da senatore non e’ configurabile come voto sulla persona e dunque va effettuata tramite scrutinio palese”, ha spiegato Grasso. Anche il Partito democratico ha chiuso a ogni ipotesi di voto segreto: “Inutile richiamare discussione gia’ affrontate.
L’argomento ‘voto palese-voto segreto’ e’ chiuso da tempo. Non si torni su decisioni gia’ prese”, ha detto Francesco Russo, gia’ relatore sul punto in giunta del regolamento. “Si tratta di un voto a difesa del plenum, non sulla persona. Dal 1993 a oggi, anche sulle autorizzazioni a procedere, le votazioni a scrutinio palese sono state 25 su 34”, ha ricordato.
Intanto riferiscono che Silvio Berlusconi parlera’ dal palco della manifestazione di via del Plebiscito intorno alle 16. Il Cavaliere e’ a palazzo Grazioli e sta limando il discorso che pronuncera’, nel giorno in cui l’Aula del Senato si pronuncera’ sulla sua decadenza da senatore. Dopo aver annullato la partecipazione indiretta questa sera a Porta a Porta, Berlusconi al momento e’ intenzionato a lasciare Roma e volare ad Arcore, per attendere l’esito del voto assieme alla famiglia e ai figli. Dunque, sempre salvo cambi di programma dell’ultimo minuto, resta confermato che l’ex premier disertera’ il Senato. Ieri e’ partita la sua offensiva mediatica: al tg di Italia Uno l’ex premier ribadisce che quello Mediaset e’ stato “un processo farsa” e che le nuove carte giunte dagli Usa consentiranno “la revisione del processo a Brescia”. Ma e’ sul governo che il Cavaliere lancia il vero affondo, preannunciando di fatto quanto verra’ poi confermato dai capigruppo azzurri: “Letta ha fallito la sua missione”. Quanto alla decadenza, l’ex premier insiste: “E’ inaccettabile. Quanto sta accadendo e’ una ferita mortale alla democrazia”. Berlusconi poi rinnova l’appello a M5S e Pd a fermarsi e ribadisce: “Non lascero’ la politica, continuero’ a difendere la liberta’, che e’ il diritto primario”. All’ora di pranzo, incontrando i gruppi parlamentari, Berlusconi non nega il timore che dopo la decadenza arrivi una nuova ondata giudiziaria e scherzando con i parlamentari dice: “le procure di Napoli e Milano stanno facendo la gara a chi e’ piu’ veloce ad agguantarmi”. Ed e’ alla fine della riunione dei gruppi che Berlusconi boccia, praticamente senza appello, la legge di stabilita’ e annuncia il passaggio all’opposizione: “questa e’ la legge di stabilita’ delle poltrone. Se ci sono solo tasse non la votiamo – dice – e andremo all’opposizione”. Poche ore dopo, la decisione viene ufficializzata da Brunetta e Romani. Forza Italia si prepara alla ‘guerriglia’ parlamentare e le prime conseguenze, fanno sapere i due capigruppo, si avranno sulle riforme: “Visto che e’ finito il governo delle larghe intese con il passaggio di Forza Italia all’opposizione, anche il cammino delle riforme costituzionali puo’ considerarsi interrotto”. I due azzurri poi lanciano l’allarme sulla legge elettorale: “attendiamo la pronuncia della Consulta il 3 dicembre. Ma se il premio verra’ dichiarato incostituzionale, 200 deputati rischiano di venire ridistribuiti tra i vari gruppi perche’ non c’e’ stata ancora la loro convalida”. Durissima la posizione del Pd: “Berlusconi usa toni eversivi”, afferma Gianni Cuperlo. Forza Italia e’ uscita dalla maggioranza e si e’ collocata all’opposizione. Il partito di Silvio Berlusconi non ha votato la fiducia al governo ne’ la legge di Stabilita’. Gli azzurri, dicendo addio alla maggioranza, ritengono che l’attuale esecutivo non sia “piu’ un governo di larghe intese – scandiscono Renato Brunetta e Paolo Romani in conferenza stampa – ma un governo di centrosinistra. Letta ne dovrebbe prendere atto e salire al Colle”. Insomma, per i due capigruppo forzisti “sta alla coscienza istituzionale di Napolitano e Letta il da farsi dopo la nostra uscita dalla maggioranza di governo”. Ma il ministro per i rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ribadisce: “Gia’ nei giorni scorsi abbiamo anticipato che il voto di fiducia sulla legge di stabilita’ sarebbe stato il luogo proprio per verificare l’esistenza del rapporto fiduciario tra Governo e Parlamento. Non mi pare ci sia modo piu’ corretto e trasparente di questo”. Il premier Enrico Letta preferisce non entrare nel merito della situazione: “Di fronte alle 24 ore che il nostro Paese si appresta a vivere da parte mia e’ necessario non aggiungere parole che finiscano per rendere confusa una situazione gia’ non semplice”. E sulla scelta compiuta da Berlusconi e dal suo partito cala il gelo dell’ex delfino, Angelino Alfano: “La legge di stabilita’ e’ una scusa che non regge di fronte alle difficolta’ del paese”. Il vicepremier Alfano aggiunge: “Avevamo visto giusto, avevamo visto lontano. Sapevamo che sarebbe finita cosi’ e adesso siamo alla cronaca di un esito ampiamente annunciato. Avevamo detto e ripetiamo che e’ sbagliato sabotare il governo e portare il Paese al voto, per di piu’ con questa legge elettorale, a seguito della decadenza del presidente Berlusconi. Decadenza che consideriamo del tutto ingiusta”. Infine, Alfano garantisce: “Noi continueremo a lavorare per l’Italia”. (Agi) .

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.