Sono tre finora le persone arrestate dalla polizia ucraina con l’accusa di aver aggredito Tetiana Chornovil, la giornalista della testata online ‘Ukrainska Pravda’, vicina all’opposizione, picchiata ferocemente nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. Si conosce il nome di uno solo dei tre: Serghi Kotenko, 29 anni, proprietario della Porsche Cayenne nera che ha fermato la reporter prima dell’attacco da parte di almeno due uomini. I presunti colpevoli rischiano da 7 a 10 anni di reclusione.
Le sue immagini sono rimbalzate nei giorni di Natale su tutti i siti web: tumefatta, gonfia, piena di lividi. L’aggressione a Tetiana Chornovil, reporter del giornale di opposizione ucraino Ukrainska Pravda, nota per i suoi pezzi critici nei confronti del presidente Viktor Yanukovich e dei suoi più stretti alleati, ha riacceso le polemiche e le proteste contro il governo di Kiev. Con centinaia di manifestanti che oggi sono scesi in piazza nella capitale, chiedendo le dimissioni del ministro dell’Interno di Ianukovich. Anche da Europa e Usa sono venute parole di condanna per il pestaggio della giornalista filo-Ue, da quasi tutti messo in relazione con la sua attività. Era la notte del 24 dicembre quando la giornalista, in auto in una zona periferica della capitale ucraina, e’ stata fermata da due uomini e selvaggiamente picchiata. Come testimoniano immagini di foto e video postati dalla sua testata dall’ospedale dove la reporter, in sedia a rotelle, mostra il volto malconcio. “Ho cercato di scappare, mi hanno preso e hanno iniziato a colpirmi sulla testa”, ha riferito la donna che ha riportato lesioni al naso, una commozione cerebrale e traumi multipli. L’Organizzazione per la Sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e l’ambasciata americana a Kiev hanno condannato l’aggressione chiedendo “un’indagine immediata che permetta di risalire ai responsabili e a consegnarli nella mani della giustizia”. L’ambasciata Usa in una nota ha sottolineato inoltre come “nelle ultime settimane siano accaduti una serie di eventi che sembrano voler intimidire o punire persone legate alle proteste” promosse contro il governo dopo il congelamento dell’iter di un accordo di associazione con l’Ue. Una missione a Kiev é stata annunciata per il 4 e 5 gennaio dal vicepresidente italiano dell’Europarlamento Gianni Pittella, che intende incontrare sia Tetiana Chornovil, sia la figlia di Iulia Timoshenko, leader dell’opposizione ucraina in carcere.( AGI )