All’Isola del Giglio è iniziato il conto alla rovescia. Dopo oltre due anni e mezzo il relitto della Costa Concordia è ormai pronto per lasciare l’isola. Il consorzio Titan Micoperi, incaricato da Costa Crociere dei lavori di rimozione, ha terminato oggi l’installazione dei trenta cassoni e ha dato il via ai test che serviranno per la fase finale delle operazioni, quella del ‘refloating’, il rigalleggiamento della nave. Dopo i 15 cassoni posizionati sul lato sinistro del relitto che servirono per il riassetto della Concordia, a partire da settembre ne sono stati installati altri 15 sul lato destro. Due grandi ‘salvagenti’ che consentiranno alla nave di tornare a galleggiare da sola.
Ad oggi, infatti, il relitto poggia ancora su un falso fondale a circa 30 metri di profondità. Per mezzo di un sistema pneumatico, i cassoni sui due lati del relitto verranno progressivamente svuotati dall’acqua di zavorra e forniranno la spinta necessaria a fare rigalleggiare il relitto con un pescaggio di circa 18,5 metri. Un’operazione che dovrebbe partire, come confermato da Costa Crociere, “entro dieci giorni” e terminare al massimo entro il 20 luglio, giorno in cui il relitto potrebbe iniziare il suo ultimo viaggio rimorchiato a traino verso Genova per essere avviata a smaltimento e riciclo. Il rigalleggiamento avverrà in quattro fasi. Nella prima ci sarà un rigalleggiamento parziale e lo spostamento del relitto. Il relitto verrà rigalleggiato di circa due metri dalle piattaforme e spostato con l’ausilio di rimorchiatori di circa 30 metri verso est.
Questa fase durerà circa sei ore, durante le quali sarà sospeso il traffico intorno alla nave. Al termine di questa operazione il relitto sarà ormeggiato in sicurezza. Sarà effettuato il collegamento e tensionamento delle catene e dei cavi e messa in posizione definitiva dei cassoni sul lato di dritta. Questa fase durerà circa due giorni. Nella terza avverrà il rigalleggiamento vero e proprio, un ponte alla volta a partire dal ponte 6 progressivamente fino al ponte 3. Si arriverà così alla manovra finale di partenza. Il relitto percorrerà una distanza di circa 190 miglia alla velocità media di due nodi, con tempi di percorrenza previsti di quattro giorni.
Ma se al Giglio sono iniziate le attività, sull’allontanamento della nave pesano ancora due pareri. Il primo, quello che sarà pronunciato lunedì prossimo a Firenze dall’Osservatorio di monitoraggio che dovrà verificare la corrispondenza del progetto con le prescrizioni richieste dalla Conferenza dei servizi. L’altro è quello che investe il tribunale di Grosseto. Il relitto della Costa Concordia è, infatti, fonte di prova del processo: prima di smantellarla la società proprietaria deve chiederne il dissequestro.
“Domani mattina presentiamo istanza al tribunale di Grosseto perché provveda al necessario dissequestro per poter perseguire nelle operazioni di rigalleggiamento e nel trasporto della Costa Concordia al porto di Genova”. Lo ha detto in serata a Grosseto l’avvocato di Costa spa, Marco De Luca dopo che, durante una pausa del processo il presidente del collegio, giudice Giovanni Puliatti, aveva spiegato che “finché non abbiamo finito” le udienze di questi giorni, “non si può liberare la nave. Cercheremo di fare in fretta”. (ANSA)