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Home > Sindacati divisi

Sindacati divisi

29 de setembro de 2014 - Por Comunità Italiana

Dopo un incontro durato oltre tre ore i leader di Cgil, Cisl e Uil “hanno deciso di proseguire il confronto per l’elaborazione della piattaforma unitaria”. La leader della Cgil, Susanna Camusso, dice di essere “ottimista” sull’esito del confronto tra sindacati per una posizione unitaria su Jobs Act e articolo 18. Oggi “c’è stata una buona discussione, molto utile e molto interessante”. Mentre, sottolinea, “non c’è una notizia di divisioni, c’è invece un lavoro che stiamo facendo insieme”. L’attesa dei sindacati è imposta anche “dall’incertezza su quali saranno le scelte del governo”.

Il premier Matteo Renzi, alle 17 si confronterà con la direzione del Pd in quella che si preannuncia come una resa dei conti sul Jobs Act con la minoranza del partito. Renzi va deciso avanti, propone un programma per eliminare il precariato e regole nuove sul lavoro, e dice no a battaglie ideologiche sull’art.18, perché prima di tutto il problema è garantire l’occupazione. Stamani, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto al Quirinale il Presidente del Consiglio dei Ministri. Nell’incontro, il premier Renzi ha riferito – a quanto si apprende – sulla sua partecipazione all’assemblea generale delle Nazioni Unite e il colloquio ha riguardato anche gli sviluppi prossimi dell’attività parlamentare.

D’Attorre, se rottura in Pd è per colpa di Renzi – “Se si va alla rottura è perché il premier decide di rompere”. Lo ha detto il deputato del Pd Alfredo D’Attorre, intervenendo ad Agorà (Rai3). “Le condizioni per trovare una mediazione tra la minoranza Pd e Renzi ci sono tutte, basterebbe – aggiunge – un piccolo sforzo da parte del segretario. Alla prova empirica – dice D’Attorre – la politica di Renzi non funziona, produce deflazione, recessione, aumento della disoccupazione. L’impostazione di Renzi di non mettere in discussione regole e assetto dell’euro ma chiedere soltanto buonsenso e flessibilità si è rivelata un errore – sottolinea l’esponente Dem – perché quella flessibilità si è ridotta al nulla e ora ci troviamo alle porte con una legge di stabilità pesantissima. Non è cambiato niente negli indirizzi di fondo dell’Unione europea – conclude – gli equilibri della commissione si sono spostati ancor più a destra”.

Orfini, servono robuste correzioni – “Non correte: servono robuste correzioni”. Così Matteo Orfini, presidente dell’assemblea Pd e leader dei Giovani turchi, risponde su Twitter a chi afferma che i ‘Turchi’ si apprestano a votare sì in direzione alla proposta di Matteo Renzi sul Jobs act. “Su alcune” correzioni “sono arrivate risposte positive su altre no”, afferma Orfini. (ANSA)

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.