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“Habemus Presidentem”!

11 de fevereiro de 2015 - Por Comunità Italiana
“Habemus Presidentem”!

FabioPortaDopo i nove anni di Giorgio Napolitano, il Parlamento italiano ha eletto il siciliano Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica

Non è proprio un ‘conclave’ quello che elegge in Italia il Presidente della Repubblica, ma poco ci manca; non ci sono cardinali ma “grandi elettori”, così infatti sono chiamati i 1.009 rappresentanti delle istituzioni ai quali è affidata questa scelta importante: 630 deputati, 315 senatori (più 6 senatori ‘a vita’) e 58 delegati delle venti regioni italiane.
Un’elezione delicata e a volte imprevedibile, come fu nel 2013 quando furono affossate dai cosiddetti “franchi tiratori” (coloro che non votano secondo le indicazioni del proprio partito) le candidature autorevoli di Franco Marini e di Romano Prodi; la conseguenza di quell’impasse fu la ri-elezione – per la prima volta nella storia della Repubblica italiana ! – di un Presidente, e toccò nuovamente a Giorgio Napolitano salire al colle più alto, al Palazzo del Quirinale. Con le annunciate dimissioni di Napolitano, in procinto di compiere novanta anni, il Parlamento si è nuovamente trovato di fronte a questa grandissima responsabilità.
Questa volta non potevamo sbagliare! Ce lo siamo detti tante volte nelle giornate che hanno preceduto l’elezione del nuovo Presidente e ce l’ha detto a gran voce il Capo del Governo Matteo Renzi quando ha riunito i “grandi elettori” del Partito Democratico il giorno della prima votazione. Dopo un giro di consultazioni dentro e fuori il partito, il nostro Primo Ministro ha avuto la saggezza (ma forse è meglio dire l’abilità) di proporre un nome al quale pochi avrebbero potuto dire di ‘no’; un giudice della Corte Costituzionale con alle spalle una importante carriera politica: Sergio Mattarella.
E’ lui da martedi 3 febbraio, giorno del suo insediamento ufficiale, il dodicesimo Presidente della Repubblica italiana.
Mattarella viene da una tradizione cattolica, da giovane è stato (come me) dirigente del Movimento Studenti di Azione Cattolica; la sua carriera si sarebbe sviluppata all’interno del mondo accademico se un fatto non avesse sconvolto la sua vita: il 6 gennaio del 1980 la mafia uccide con otto colpi di pistola il fratello Piersanti, Presidente della Regione siciliana allora impegnato nella lotta alla mafia e nella moralizzazione della politica e del suo partito. Il giovane Sergio capisce che è il momento di raccogliere l’eredità di Piersanti; anche se dovrà essere forzato a farlo, in considerazione della sua indole schiva e discreta, inizia la sua vita politica all’interno del Partito Popolare e sarà poi uno dei fondatori del Partito Democratico; negli anni del suo impegno politico sarà più volte parlamentare, Ministro dell’Istruzione e della Difesa e anche Vice Presidente del Consiglio del governo guidato da Massimo D’Alema.
Da ministro ebbe il coraggio di dimettersi per protestare contro una legge che considerava eccessivamente benevola nei confronti delle reti televisive di proprietà di Silvio Berlusconi.
Dopo gli anni dell’impegno politico, Sergio Mattarella era tornato ai suoi studi giuridici e costituzionali, ma quando in Parlamento abbiamo dovuto eleggere i nuovi membri della Corte Costituzionale abbiamo pensato a lui come a uno dei migliori garanti della Costituzione e lo eleggemmo a questa carica un anno e mezzo fa.
Sono certo che l’Italia, ancora una volta, ha scelto uno dei suoi uomini migliori per ricoprire la più alta carica istituzionale; per la nostra Costituzione il Presidente della Repubblica è il rappresentante dell’unità nazionale, il capo delle Forze Armate, il principale garante delle istituzioni. Non potevamo scegliere persona più indicata. Infine, e fatemelo dire con un pizzico di orgoglio e di campanilismo, abbiamo per la prima volta un Presidente che viene dalla mia terra, la Sicilia, e che di questa regione rappresenta senz’altro la storia più bella e della quale noi tutti andiamo fieri e a testa alta. Buon lavoro, Presidente!

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.