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Home > I 70 anni della Liberazione

I 70 anni della Liberazione

25 de abril de 2015 - Por Comunità Italiana

Fuori programma oggi al Teatro Piccolo di Milano dove alla presenza del capo dello Stato, celebrando il 25 aprile, la platea intona a sorpresa ‘Bella ciao’. Tutto il pubblico canta a lungo la canzone simbolo della Resistenza ed il presidente Mattarella, sorridente, tiene il ritmo della canzone con l’applauso.

“Oggi – ha detto il Presidente – la nostra Repubblica celebra un sentimento di libertà che è diventato pietra angolare della nostra storia e della nostra identità. Dopo gli anni della dittatura l’Italia è riuscita a riscattarsi, unendosi alle forze che in Europa si sono battute contro il nazifascismo, anticipazione del percorso che avrebbe portato poi all’avvio del progetto europeo e che noi siamo chiamati ancora a sviluppare. La rivolta morale del nostro popolo contro gli errori della guerra, contro le violenze disumane del nazifascismo, contro l’oppressione di un sistema autoritario non è esercizio da affidare saltuariamente alla memoria. Stiamo parlando del fondamento etico della nostra nazione. Oggi è la festa della libertà di tutti: una festa di speranza ancor più per i giovani. Battersi per un mondo migliore è possibile e giusto, non è vero che siamo imprigionati in un presente irriformabile”.

Il presidente della Repubblica, accompagnato dalla figlia Laura, in mattinata aveva ha deposto all’Altare della Patria una corona d’alloro per il 70/o anniversario della Liberazione. Con il capo dello Stato, accolto dalle Forze Armate in picchetto d’onore, anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro della Difesa, Pinotti, il sindaco di Roma Marino, il vicepresidente della Camera, Giachetti. Successivamente Mattarella è volato a Milano.

oni in tutta Italia e concerto davanti al Quirinale

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Piccolo Teatro di Milano © ANSA FOTO
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Piccolo Teatro di Milano © ANSA
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Redazione ANSA
25 aprile 2015
14:18
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Fuori programma oggi al Teatro Piccolo di Milano dove alla presenza del capo dello Stato, celebrando il 25 aprile, la platea intona a sorpresa ‘Bella ciao’. Tutto il pubblico canta a lungo la canzone simbolo della Resistenza ed il presidente Mattarella, sorridente, tiene il ritmo della canzone con l’applauso.

“Oggi – ha detto il Presidente – la nostra Repubblica celebra un sentimento di libertà che è diventato pietra angolare della nostra storia e della nostra identità. Dopo gli anni della dittatura l’Italia è riuscita a riscattarsi, unendosi alle forze che in Europa si sono battute contro il nazifascismo, anticipazione del percorso che avrebbe portato poi all’avvio del progetto europeo e che noi siamo chiamati ancora a sviluppare. La rivolta morale del nostro popolo contro gli errori della guerra, contro le violenze disumane del nazifascismo, contro l’oppressione di un sistema autoritario non è esercizio da affidare saltuariamente alla memoria. Stiamo parlando del fondamento etico della nostra nazione. Oggi è la festa della libertà di tutti: una festa di speranza ancor più per i giovani. Battersi per un mondo migliore è possibile e giusto, non è vero che siamo imprigionati in un presente irriformabile”.

Il presidente della Repubblica, accompagnato dalla figlia Laura, in mattinata aveva ha deposto all’Altare della Patria una corona d’alloro per il 70/o anniversario della Liberazione. Con il capo dello Stato, accolto dalle Forze Armate in picchetto d’onore, anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il presidente del Senato, Pietro Grasso, il ministro della Difesa, Pinotti, il sindaco di Roma Marino, il vicepresidente della Camera, Giachetti. Successivamente Mattarella è volato a Milano.

Il presidente del Senato, Piero Grasso, ha visitato invece il Museo storico della Liberazione in via Tasso, a Roma. “La memoria indelebile di quanto si trova in questo museo, scolpito negli occhi dei visitatori – ha detto – li aiuterà nella loro vita a poter costruire insieme un futuro di libertà e democrazia”. Al suo arrivo nel museo, il presidente del Senato è stato accolto da un coro di studenti, con i quali ha cantato l’inno nazionale. “E’ sempre molto commovente venire qui. Per me non è la prima volta – spiega – ma ho voluto tornare in questa importante ricorrenza. Dai graffiti che si vedono sui muri emerge un’emozione indescrivibile. Tutti dovrebbero venire qui per avere la consapevolezza di quanto sia importante lottare per la libertà e la democrazia”.

A Cagliari, quasi duemila persone hanno preso parte al corteo per il 25 aprile. Presenti anche il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e vari esponenti della Giunta regionale. In prima fila la “partigiana” (a quei tempi aveva quindici anni) Grazia Tibaldi, torinese: durante la marcia ha raccontato a Zedda le vicissitudini della sua famiglia ai tempi della lotta. Sul palco di piazza del Carmine sono saliti gli studenti delle scuole cagliaritane per alcune riflessioni sui temi dei valori della Resistenza.

A Reggio Calabria, tre partigiani hanno partecipato alla manifestazione per ricordare la Liberazione. Si tratta di Anna Condò, staffetta partigiana; Aldo Chiantella e Fortunato Quattrone. Quest’ultimo il 25 aprile del 1945 si trovava a Milano e sfilò a piazzale Loreto accanto a Pertini. Il Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, insieme al sindaco, Giuseppe Falcomatà, ed al presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, hanno deposto una corona d’alloro davanti alla Stele del Partigiano. All’iniziativa hanno partecipato anche i rappresentanti istituzionali ed il presidente provinciale dell’Anpi, Sandro Vitale. Il sindaco di Reggio Calabria ha definito i cittadini di oggi “figli di una nuova Resistenza, contro le minacce alla libertà e alla legalità continuiamo ad essere partigiani di una città che ha ritrovato la democrazia e la libertà”.(ANSA)

Comunità Italiana

A revista ComunitàItaliana é a mídia nascida em março de 1994 como ligação entre Itália e Brasil.