Si stringe il cerchio sul nome del presidente della Rai. Pd e FI, si apprende da fonti parlamentari, stanno cercando l’intesa su un nome di garanzia.
Sul tavolo la candidatura della direttrice di Rainews Monica Maggioni ma ‘resiste’ anche l’ipotesi Antonella Mansi.
La scelta dovrebbe ricadere – spiegano fonti parlamentari Pd – su Monica Maggioni, ma occorrera una convergenza ampia.
Questa mattina nella ‘rosa’ dei possibili nomi erano spuntate anche le ipotesi Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, e Simona Ercolani, autrice del programma ‘Sfide’.
Per il ruolo del dg in pole position sempre Antonio Campo Dall’Orto, ma non veniva del tutto esclusa la candidatura di Luigi De Siervo.
Rai: “niente stipendio a pensionati Cda”, Freccero, “lavoro gratis”
Mentre si attendono per oggi i nomi del presidente e del candidato direttore generale della Rai, scoppia il caso dei pensionati di viale Mazzini, che secondo la legge non possono ricoprire incarichi retribuiti.
“La legge vieta incarichi pubblici ai pensionati. Mezzo Cda sara’ ‘a tempo determinato”. A sollevare la questione della possibile irregolarita’ dell’elezione di alcuni componenti del Cda della Rai e’ il sito dell’Unita’, che spiega: “Il divieto scatta dal 24 giugno 2014. Si tratta di una norma tesa a favorire il ringiovanimento negli incarichi direttivi”.
“C’e’ un problema nella nomina di Carlo Freccero nel Cda Rai. E anche per Guelfo Guelfi e forse Giancarlo Mazzuca, tre dei sette consiglieri d’amministrazione della Rai nominati ieri dalla commissione di Vigilanza”, si legge nell’articolo pubblicato sull’home page dell’Unita’, che spiega: “Secondo la legge infatti un lavoratore in pensione non puo’ assumere incarichi nelle societa’ controllate dallo Stato. La via d’uscita, secondo una norma della legge Madia approvata ieri che e’ meno rigida di una precedente disposizione, sta nella gratuita’ dell’incarico che si puo’ svolgere solo per un anno.
Pertanto, la situazione un po’ paradossale che si potrebbe determinare e’ quella di un pezzo del Cda Rai ‘a tempo determinato’ e ‘piu’ economico’ del previsto”. “Nella legge Madia approvata ieri in via definitiva si ritorna sulla questione – sottolinea l’Unita’ – All’articolo 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, e successive modificazioni, il terzo periodo e’ sostituito dai seguenti: ‘Gli incarichi, le cariche e le collaborazioni di cui ai periodi precedenti sono comunque consentiti a titolo gratuito. Per i soli incarichi dirigenziali e direttivi, ferma restando la gratuita’, la durata non puo’ essere superiore a un anno, non prorogabile ne’ rinnovabile, presso ciascuna amministrazione'”. “Di questa norma, devo dire, non sapevo nulla, mi informero'”, ma “per fare un dispetto al Pd sono pronto anche a fare” il consigliere di amministrazione della Rai “gratis”, replica Carlo Freccero, eletto ieri dalla Vigilanza al Cda Rai, Ma in un solo anno cosa si puo’ fare? “Basta per liberare la Rai da alcuni lacci. Anzi, dico di piu’, lo farei anche per sei mesi”, replica Freccero.(AGI)