Ucciso per uno “sgarro”. Un’offesa al superlatitante Matteo Messina Denaro che gli e’ costata la vita, perche’ Salvatore Lombardo, si era permesso di rubare un camion carico di merce da una catena di supermercati frattanto sequestrati ai fiancheggiatori di Messina Denaro. La svolta arriva oggi, dopo l’arresto del titolare del supermercato Giovanni Scimonelli, 48 anni, Nicolo’ Nicolosi e Attilio Fogazza, di 44 anni finiti in manette con l’accusa di omicidio premeditato e aggravato dal metodo mafioso.
Scimonelli, ritenuto importante esponente della Cosa nostra trapanese e uno dei “postini” di Messina Denaro non ha perdonato la vittima. Sono state le indagini condotte dai poliziotti della squadra mobile di Trapani e di Palermo messi alla caccia del super latitante e che hanno arrestato Scimonelli, a far luce sul delitto di Salvatore Lombardo compiuto il 21 maggio 2009, quando a seguito di una segnalazione anonima, i carabinieri di Castelvetrano hanno trovato davanti al bar “Smart Cafe'”, a Partanna il corpo dell’uomo ucciso con due colpi di fucile calibro l2. Scimonelli era gia’ stato arrestato il 3 agosto nell’ambito dell'”Operazione Ermes”, in quanto considerato un favoreggiatore di primo piano della latitanza del capo della provincia mafiosa di Trapani; a questi e al reggente della cosca di Mazara del Vallo, Vito Gondola, avrebbe agevolato l’esercizio delle funzioni di controllo e gestione dei loro interessi nel territorio.(AGI)