{mosimage}I ricavi: Rai 2.723 milioni, Sky Italia 2.640, Rti 2.531. Richiamo di Calabrò: «Nei Tg più completezza»
NUOVO PANORAMA – «Ne emerge – nota Corrado Calabrò, presidente dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni nella sua relazione annuale al Parlamento – una struttura dominata dalla presenza, ormai comparabile, di tre soggetti, con una posizione simmetrica in termini di ricavi complessivi del settore televisivo». Mediaset «è leader nella pubblicità e nuovo concorrente nelle offerte a pagamento»; Sky è «di gran lunga leader nella pay tv e nuovo concorrente nella pubblicità"; mentre Rai «mantiene le classiche posizioni attraverso una quota di rilievo nella pubblicità e prelevando le risorse residue del canone». Più in generale, aggiunge il garante, «il fatturato pubblicitario si è contratto portando la quota al 46,4% del totale, mentre, seguendo la tendenza mondiale, è sensibilmente aumentata la componente a pagamento (+12%)».
JAMES MURDOCH: «È SOLO L'INIZIO»– «È solo l'inizio» ha commentato con un sorriso James Murdoch, presidente di Sky Italia, amministratore delegato di New Corporation per Europa e Asia, dopo la relazione dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che ha certificato per il 2008 il sorpasso di Sky su Mediaset nei ricavi. «L'azienda va bene – risponde ai cronisti James Murdoch – e siamo molto orgogliosi. Il mercato è ampio, c'è spazio per altri soggetti: più competizione vuol dire più dinamismo. Speriamo di continuare a crescere, potranno farlo anche gli altri. I clienti sono felici – conclude – e vogliamo renderli ancora più soddisfatti».
CONFALONIERI: «IMPORTANTE E' FARE UTILI» – «Prendo atto del sorpasso» di Sky Italia sui ricavi rilevato dal presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni Corrado Calabrò ai danni di RTI. Fedele Confalonieri, al termine della relazione annuale dell'Agcom sottolinea che «l'importante è la bottom line, è fare gli utili. Ci davano del monopolista…»
PROBLEMA DI COMPLETEZZA NELL'INFORMAZIONE – Calabrò ha poi osservato che nel panorama dell’informazione televisiva «emerge un problema di completezza e obiettività dell’informazione, specie nei telegiornali, anche al di fuori del periodo elettorale». Parlando a Montecitorio, Calabrò lamenta anche come sia rimasta "scetticamente inevasa l’esigenza della riforma della Rai, tuttavia irrinunciabile se non altro per dare alla gestione maggiore efficienza e alle testate maggiore indipendenza alla politica".
Fonte: www.corriere.it