Le relazioni ‘speciali’ tra l’Italia e l’Iran, le “tante potenzialita’ aperte” in campo economico, la battaglia all’Isis: sono stati alcuni dei temi al centro dell’incontro, a Teheran, tra Matteo Renzi e Hassan Rohani. Primo capo di governo Ue a visitare il regime degli ayatollah dopo l’accordo sul nucleare, Renzi ha osservato che “la fine delle sanzioni e’ un passaggio storico non solo per l’Iran ma per tutta la regione e per tutta l’Europa”. “Per me e’ un onore essere a Teheran. Siamo impegnati affinche’ lo sforzo della comunita’ internazionale sia accompagnato dalla reciproca fiducia e dalla immediata ripartenza dei rapporti economici per dare un messaggio che qualcosa si e’ mosso”. “L’Italia ha un posto speciale qui, le sue aziende e la sua industria sono apprezzate”, ha sottolineato il presidente iraniano nella conferenza stampa congiunta dopo il faccia a faccia. “L’Italia e’ in prima linea tra i Paesi dell’Ue che vogliono sviluppare relazioni con l’Iran”, ha aggiunto il capo della Repubblica islamica.
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RENZI, ITALIA E IRAN VOGLIONO UN FUTURO INSIEME
“Ci sono molti aspetti economici sui quali si puo’ lavorare. Tante sono le potenzialita’ aperte. L’importante e’ che adesso si sia operativi, con l’aiuto al credito e alla finanza”, ha affermato Renzi. “L’Iran e l’Italia sono due grandi potenze della cultura, due grandi storie che hanno voglia di avere un grande futuro insieme”. Al centro dell’incontro con Rohani ci siano state anche le situazioni di crisi internazionale. “Abbiamo discusso di molti argomenti, a partire dalla Libia”, ha spiegato il premier, che non ha mancato di compiere una riflessione sul problema terrorismo. “Ci sono persone in Europa e nel mondo che confondono la fede nell’Islam con il terrorismo e la violenza. E’ un grande errore che va combattuto”, ha osservato. “Spero che al G7 accanto ad una collaborazione economica ci sia una collaborazione culturale e religiosa. Serve una grande scommessa religiosa. La grande famiglia dei figli di Abramo si impegni ad affermare che le religioni monoteiste vogliono la pace, il dialogo e non la violenza”, ha detto. “Il rapporto tra Iran e Italia e’ importante dal punto di vista economico ma deve servire a “scrivere una pagina nuova nel dialogo e nel confronto”, ha proseguito il premier, annunciando anche l’apertura di “un tavolo sui diritti umani”.
RENZI, APERTO TAVOLO SUI DIRITTI UMANI
“Anche sui punti dove non siamo d’accordo lavoriamo insieme”, ha assicurato. “Abbiamo aperto un tavolo sui diritti umani. Come grandi religioni monoteiste combattiamo l’idea – ha sottolineato il presidente del Consiglio – che le religioni portino a intolleranza e terrorismo”. “Si tratta di una priorita’ del nostro dialogo culturale”.
RENZI E ROHANI, “INVESTIRE SU LINEE DI CREDITO”
“E’ importante investire sulle linee di credito, sulle banche, sugli aspetti finanziari: per questo ci sono Sace, Cdp, l’ad di Mediobanca. C’e’ bisogno di fare di piu’ da parte di tutte le istituzioni bancarie. Ora e’ importante che si sia operativi con l’aiuto al credito e alla finanza”, ha quindi spiegato il premier. Poco prima anche Rohani aveva sottolineato che “sia per quanto riguarda il settore bancario, sia con la Sace sono stati compiuti dei buoni passi ma abbiamo bisogno di muoverci piu’ velocemente per superare anche alcuni dettagli che ancora rimangono. E’ vero – la premessa del presidente iraniano – che le sanzioni bancarie sono state tolte e le banche hanno cominciato la loro attivita’, pero’ abbiamo ancora qualche aspetto psicologico delle sanzioni e su questo dobbiamo lavorare”. (AGI) .