Comunità Italiana

«A chi trattiene Yara: imploriamo pietà Siamo convinti che è ancora viva»

Parlano i genitori della ragazzina scomparsa: «Aprano quella porta che la separa dalla sua libertà»

MILANO – E' il loro primo intervento pubblico dopo la scomparsa di Yara. «Ridateci nostra figlia», lo hanno detto i genitori di Yara Gambirasio in un appello alla stampa, a distanza di 36 giorni dalla scomparsa della ragazza di Brembate Sopra (Bergamo). «IMPLORIAMO PIETA'» – «Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara – hanno detto Fulvio e Maura Gambirasio, tenendosi per mano – chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d'amore; e dopo averla guardata negli occhi le aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà». «Noi vi preghiamo – hanno detto commossi i genitori di Yara nell'ex colonia elioterapica, fino a qualche giorno fa campo base delle ricerche – ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità». 

{mosimage}IL TESTO INTEGRALE – Ecco il testo integrale dell'appello : «Noi siamo una famiglia semplice, siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità sull'amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità del nostro quieto vivere. Da un mese – prosegue l'appello – ci stiamo ponendo innumerevoli domande sul chi, il che cosa, il come, il quando e il perchè ci sta accadendo tutto ciò. Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno, noi desideriamo solo, immensamente, che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari. Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento d'amore; e dopo averla guardata negli occhi gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà. Noi vi preghiamo, ridateci nostra figlia, aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la nostra normalità. La gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara. Grazie».

«SIAMO CONVINTI CHE SIA VIVA» – I genitori di Yara hanno voluto anche ringraziare «tutta la gente che con molto amore, con rispetto ci sta sostenendo in questo cammino di speranza». Parlando con i giornalisti, prima di leggere il loro appello, hanno spiegato di parlare di «cammino di speranza» perchè «noi crediamo, siamo convinti, come le forze dell'ordine, che Yara sia viva».

Fonte: www.corriere.it