Anche se ufficialmente il G7 cultura inizia oggi 30 marzo, già da qualche giorno in piazza della Signoria, davanti Palazzo Vecchio, è stata esposta la copia dell’Arco di Palmira, distrutto dall’Isis nel 2015 in Siria. La struttura, già esposta a Londra e New York, resterà a Firenze fino al 27 aprile e sitratta di una riproduzione perfetta dell’originale, realizzata grazie alle nuove tecnologie nell’ambito del progetto “the million image database” per la tutela e la salvaguardia del patrimonio culturale mondiale, promosso da The Institute for Digital Archaeology in collaborazione con Unesco, Universita’ di Oxford, Museo del Futuro di Dubai e governo degli Emirati Arabi Uniti. La copia dell’arco è stata realizzata da Torart, un’azienda di Carrara guidata da due giovani imprenditori, Giacomo Massari e Filippo Tincolini, e specializzata in scultura, arte contemporanea e design, nell’applicazione delle nuove tecnologie nella lavorazione del marmo, in pietre e materiali duri di diversa natura.
I protagonisti
Italia – Ministro dei beni e delle Attività culturali, Dario Franceschini, che presiede il Vertice
Canada – Ministro Melanie Joly
Francia – Ministro Audrey Azoulay
Germania – Ministro Maria Bohmer
Giappone – Ministro Ryohei Miyata
Regno Unito – Ministro britannico Karen Bradley
Stati Uniti – Ministro statunitense Bruce Whorton
Presenti anche il commissario europeo per la cultura, Tibor Navracsis, e il segretario generale dell’Unesco, Irina Bokova.
Il programma delle due giornate
30 marzo
Mattina – Iniziativa sull’Unione europea della cultura: “spianare la strada per un nuovo approccio della diplomazia alla cultura e per migliorare la crescita economica dei settori della creatività e della cultura’. Partecipano il ministro dei beni Culturali Dario Franceschini e il sindaco di Firenze Dario Nardella
Pomeriggio – Apertura ufficiale della ‘due giorni’ del G7 dei ministri della Cultura nella Sala Bianca di Palazzo Pitti
Sera – Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, si tiene il concerto diretto dal Maestro Riccardo Muti e eseguito dall’Orchestra del Maggio musicale fiorentino (Ouverture del Guillaume Tell di Gioacchino Rossini e Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73 di Johannes Brahms).
31 marzo
Mattina – Un rappresentante del mondo culturale di ogni Paese partecipa a una talk session nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Tra gli argomenti affrontati:
– la cultura come strumento di dialogo e il ruolo dei paesi G7.
– il ruolo della cultura nell’attuale contesto di crisi del sistema geopolitico mondiale e la sua possibile funzione di contrasto all’emergere dei nuovi populismi e nazionalismi.
– la protezione del patrimonio culturale mondiale dalle minacce del terrorismo, delle calamità naturali e del traffico illecito.
– l’importanza delle attività di formazione e ricerca nelle istituzioni culturali.
– la comunicazione in ambito culturale e la necessità di politiche finalizzate ad avvicinare i cittadini al mondo dell’arte e della cultura.
– la mission delle istituzioni culturali ed esempi di best practice.
Le misure di sicurezza
Anche se il G7 cultura coincide con l’inizio della visita fiorentina del Principe di Galles e della Duchessa di Cornovaglia, Carlo e Camilla, non ci sono ‘zone rosse’. Per garantire la sicurezza è stato tutto predisposto in modo efficace ma ‘discreto’. I turisti che regolarmente affollano le piazze e i musei, infatti, possono entrare ovunque e quasi non accorgersi di niente. Unica eccezione, per chi arriva in aereo. L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, su disposizione dell’autorità di pubblica sicurezza ha emesso un Notam (notice to airmen – avviso ai naviganti) di chiusura dello spazio aereo e sulle aree circostanti. Dalle 13 del 30 marzo fino alle 17 del 31, sono vietati tutti i voli Vfr (visual flights rules – voli a vista), inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e i voli con i mezzi a pilotaggio remoto (cosiddetti droni), in un’area circolare avente un raggio di circa 4 chilometri dal centro della citta’ di Firenze. Sono esclusi dal divieto i voli commerciali di linea e charter, i voli di Stato, quelli di emergenza e i voli sanitari.Ci sono, inoltre, un drone per effettuare controlli più dettagliati e le telecamere e i cecchini sui tetti, soprattutto nelle aree dove alloggiano i leader e le relative delegazioni. (AGI)