La vittoria del no nel referendum olandese sull’accordo di associazione tra Ue e Ucraina ha destato l’irritazione delle autorita’ di Kiev, con il presidente ucraino Petro Poroshenko che ha parlato di “attacco all’unita’ dell’Europa”. Il 61,1% degli olandesi ha bocciato l’intesa firmata nel 2014 da Kiev e Bruxelles per rimuovere le barriere commerciali, mentre solo il 38,1% si e’ espresso a favore. Bassa l’affluenza che non ha superato il 32,2%, poco al di sopra della soglia minima di validita’ in Olanda per i referendum (30%). Grave imbarazzo per il governo olandese che detiene la presidenza di turno dell’Ue e che potrebbe essere costretto a rivedere l’intesa, ha fatto sapere il premier Mark Rutte, sebbene il risultato del referendum non e’ vincolante. Il quesito, promosso da attivisti euroscettici, e’ stato posto alla popolazione dopo aver ottenuto 400mila firme. Geert Wilders, leader del Freedom Party, lo ha salutato come “l’inizio della fine per l’Ue”. Per Poroshenko, “il vero obiettivo degli organizzatori del referendum non e’ l’Accordo di Associazione tra Ucraina e Ue, ma un attacco contro l’unita’ dell’Europa e l’espansione dei valori europei. Lo dimostra il dibattito sollevato prima della consultazione”. Il presidente ucraino, sottolineando che il voto non e’ vincolante, si e’ detto poi sicuro che questo non sara’ “un ostacolo nel cammino dell’Ucraina verso l’Europa”. Ora, ha proseguito, “la parola passa al governo, al Parlamento e ai politici olandesi. Nonostante questo, l’Ucraina seguira’ con l’applicazione dell’accordo, perche’ questo e’ il cammino verso la modernizzazione del Paese. Noi – ha assicurato Poroshenko – non cambieremo strada nel percorso dell’integrazione europea”. L’intesa, firmata nel 2014, era gia’ stata approvata dall’Europarlamento e dai Parlamenti ucraino e olandese. (AGI)