I perché dello sciopero
“Per dire ‘NO’ a un piano industriale non credibile e che mira alla sola sopravvivenza di brevissimo periodo senza gettare alcuna base di rilancio”.
“Per il tentativo di ricatto che vorrebbe che i lavoratori si assumessero loro la responsabilità del fallimento del progetto ‘Compagnia a cinque stelle’ varato nel 2014 dalla gestione Etihad”
“Perché nella trattativa che partirà il 6 aprile, azionisti e Governo facciano la loro parte per far sì che Alitalia esca da questa crisi senza far pagare ai lavoratori un conto che non spetta loro pagare”.
(UilTrasporti)
I numeri della trattativa
Il piano industriale presentato lo scorso 17 marzo da Alitalia ai sindacati prevede:
2.037 esuberi
Un taglio di circa un terzo delle retribuzioni (32% per i piloti, 28% assistenti di volo corto-medio raggio e 22% per assistenti su voli a lungo raggio)
Una riduzione della flotta di aerei a medio raggio a fronte dell’arrivo di 7 velivoli a lungo raggio nell’arco del piano 2017-2021
Nel corso della trattativa è poi emerso che la crescita della flotta a lungo raggio sarebbe di 14 aeroplani:
uno nel 2017 e nel 2018
3 nel 2019
7 nel 2020
2 entro il 2021
Sempre riguardo alla flotta, l’Alitalia ha chiarito che dei 20 aeroplani destinati a uscire 13 sono già inutilizzati. E’ stato poi annunciato che, nell’arco di piano, la flotta a medio raggio sarebbe potenziata con l’arrivo di 7 nuovi aerei.
Sul fronte degli esuberi, tutti relativi al personale di terra:
1.338 riguardavano i contratti a tempo indeterminato (633 dovrebbero uscire dall’azienda per l’esternalizzazione delle relative attività)
558 i contratti a tempo determinato (103 per esternalizzazione)
141 il personale all’estero (77 dei quali nelle attività destinate a essere cedute in outsourcing).
In altre parole, 813 lavoratori dovrebbero uscire da Alitalia per continuare a svolgere la stessa attività ma per un’azienda diversa.
La perdita di posti di lavoro riguarderebbe 1.224 dipendenti:
705 a tempo indeterminato
455 con contratto a termine
64 all’estero
Per limitare i disagi
Piano straordinario – Il 92% dei passeggeri coinvolti è stato riprotetto su voli alternativi, oltre la metà dei quali con collegamenti in partenza in giornata.
La Compagnia invita i viaggiatori in possesso di un biglietto a verificare lo stato del proprio volo, prima di recarsi in aeroporto, chiamando il numero verde 800.65.00.55 (dall’Italia) o il numero +39.06.65649 (dall’estero), oppure contattando l’agenzia di viaggi presso cui hanno acquistato il biglietto.
Sul sito alitalia.com è inoltre disponibile la lista completa dei voli cancellati.
Previsto un rafforzamento del proprio personale negli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Linate per assicurare la massima assistenza ai clienti.
Incrementato il numero degli addetti al call center.
Impiegati aerei più capienti, sia sulle rotte domestiche che su quelle internazionali, per trasportare un numero maggiore di passeggeri. (AGI)