“Un ambiente sano è alla base di una popolazione sana”, commenta Flavia Bustreo, vicedirettore generale dell’Oms per la Salute della Famiglia, delle Donne e dei Bambini. “Se i Paesi non intraprendono al più presto azioni volte a ridurre l’inquinamento e migliorare le condizioni dell’ambiente in cui si vive e si lavora, in milioni continueranno ad ammalarsi e a morire prematuramente”. Il nuovo rapporto Oms delinea azioni concrete che i Paesi possono mettere in atto per invertire la tendenza al rialzo registrata in termini di malattie e morti legate all’inquinamento ambientale. Fra le principali azioni si cita ad esempio la riduzione dell’uso di combustibili solidi per cucinare o l’utilizzo di tecnologie energetiche a bassa emissione di carbonio. Nel rapporto emerge che i più esposti ai fattori di rischi ambientali sono i bambini al di sotto dei cinque anni e gli adulti di età compresa fra i 50 e i 75 anni. Ogni anno 1,7 milioni di bambini al di sotto dei cinque anni e 4,9 milioni di adulti di età compresa tra i 50 ei 75 perdono la vita per cause che potrebbero essere evitate grazie a una migliore gestione dell’ambiente. Sono i bambini a essere maggiormente colpiti da infezioni delle basse vie respiratorie e dalle malattie diarroiche, mentre le persone anziane sono le più esposte a malattie non trasmissibili.
Analizzando le diverse regioni del mondo, il rapporto dell’Oms rileva che nel 2012 i paesi a basso e medio reddito del Sud-Est asiatico e le regioni del Pacifico Occidentale hanno registrato il numero più alto di morti legate all’inquinamento ambientale, con un totale di 7,3 milioni di decessi, la maggior parte dei quali legati all’inquinamento dell’aria. Nel dettaglio, si contano 2,2 milioni di morti ogni anno in Africa, 847 000 decessi all’anno nella Regione delle Americhe, 854 000 decessi ogni anno nella Regione Mediterranea dell’Est, 1,4 milioni di morti ogni anno in Europa, 3,8 milioni di morti ogni anno nella Regione del Sud-est asiatico, 3,5 milioni di morti ogni anno nella Regione del Pacifico Occidentale. (AGI)