“È quindi un momento di speranza e volontà collettiva che vorrei estendere ai nostri amici keniani, in un anno così importante, quando saranno chiamati ai sondaggi.
Vorrei però dire che il 2017 è un anno importante anche per le relazioni bilaterali tra il Kenya e l’Italia.
Solo pochi giorni fa il presidente Uhuru Kenyatta è andato in Italia – tra i pochi capi di stato africani – per partecipare alla sessione del vertice del G7 dedicato alle relazioni con l’Africa. L’Italia attualmente detiene la presidenza di rotazione del G7.
Il messaggio che è uscito da questo importante evento internazionale, che riunisce i sette paesi più industrializzati del mondo, è che gli sviluppi economici, sociali, culturali e di sviluppo umano comparano sempre più l’Africa al resto del mondo.
Credo che il Kenya abbia una posizione di rilievo a questo proposito: la sua economia in rapida crescita; I suoi servizi ICT innovativi; Il suo profilo come centro finanziario e logistico regionale; Questi sono alcuni degli ingredienti che rendono il Kenia un paese molto adatto per agire parallelamente per rispondere alle sfide che il continente africano affronterà in futuro. L’Italia è quindi molto disposta e impegnata a svolgere la sua parte nel sostenere il Kenya in questo sforzo.
Ad esempio, il Kenya è tra i 22 paesi di tutto il mondo che ricevono la maggior quantità di fondi di cooperazione allo sviluppo italiani. Attraverso questi fondi si finanziano progetti che spaziano dallo sviluppo rurale dell’acqua, alla sanità alla pianificazione urbana e all’energia rinnovabile.
L’Italia è anche uno dei pochi paesi che hanno annullato il debito del Kenya e lo hanno convertito in 93 iniziative di sviluppo: un vero e proprio esempio di strumenti finanziari innovativi che possono essere utilizzati per sostenere la crescita di un paese-partner.
Le relazioni tra Italia e Kenya stanno progredendo e approfondendo, grazie all’aumento del volume dei nostri scambi commerciali e al crescente interesse delle aziende italiane che desiderano investire in Kenya.
Esprimo particolare orgoglio nel contributo inestimabile di molte ONG e uomini e donne religiosi che quotidianamente aiutano le persone più sfortunate in questo paese; e l’aumento dell’interesse proveniente dai keniani per studiare e visitare l’Italia.
Posso dire senza esitazione che, in ogni aspetto della nostra attività quotidiana, stiamo notando un crescente interesse per l’Italia dai nostri amici keniani e viceversa. Sono sicuro che questa sia solo una conferma di una vera e propria asse culturale tra i nostri popoli, quella che rende possibile il dialogo e ci permette di comprendere le battute degli altri.
Infine, mi rivolgo ai miei numerosi cittadini italiani che vivono in Kenya. Spero davvero che l’occasione della nostra Giornata Nazionale possa essere usata come esempio di unità, identità e vicinanza alla nostra patria, anche se siamo lontani da casa.
Le istituzioni che rappresento sono qui per servirvi e per rendere le relazioni con l’Italia più facile e più frequente. Ritengo davvero che questa sia una delle mie missioni più importanti in questo paese.
Buona Festa della Repubblica! Congratulations to Italy!”. (aise)